Presso la Biblioteca Falcone Borsellino, stamattina 23 marzo, i rappresentanti dei gruppi e delle associazioni che hanno organizzato la manifestazione del 25 marzo, hanno tenuto una conferenza stampa di presentazione per far conoscere lo scopo e l’obiettivo della manifestazione pubblica.
Pescara è da tempo violentata nella sua natura di città semplice cresciuta a ridosso del mare con alle spalle una catena montuosa che mostra tutta la sua bellezza in magnifici tramonti.
Chi visita la città si meraviglia della dimensione umana che ancora conserva. Una città di Provincia, come si suole dire, piccola ma non a livello di paese. Con storia a volte poco nota ma con personaggi importanti conosciuti in Italia e nel Mondo. Una città dove passeggiare per le strade, lungo le riviere o nelle pinete ancora è un obiettivo di molti.
Ma, nel tempo, le amministrazioni, che si sono succedute, si sono scatenate in progetti assurdi fortunatamente non tutti portati a termine. Pescara è una città turistica e commerciale, ma proprio questi due importanti settori economici sono stati soccombenti per le scelte improvvide fatte.
Una per tutte la zona pedonale di Corso Vittorio Emanuele che ha creato grossi problemi sia ai commercianti sia ai residenti. Oggi questa parte della città versa in una condizione o squallida e pericolosa. Non c’è un mq della strada che non abbia subito rotture e dissesti. La strada era nata per essere carrabile e non solo pedonale e oggi non lo è per nessuna funzione.
Viale Marconi, che dobbiamo imparare a chiamare via Marconi, ricordando che per viale si intende una strada residenziale ricca di alberi con una sede stradale a basso scorrimento, con spazi per sedute, negozi a nastro e possibilità di passeggiare per ogni tipologia di abitante giovane, anziano abile o disabile. Una strada quindi accogliente, silenziosa, fresca d’estate con un microclima dovuto alla forte presenze di essenze arboree. Oggi né alberi, né vivibilità e oramai nemmeno commercio.
Via Castellammare o Strada Parco, nata dopo l’eliminazione del tracciato ferroviario percorso da treni ad alta velocità, che ha avuto una evoluzione climatica fortemente positiva consentendo ai residenti e a quanti hanno voluto goderne di utilizzarla per passeggiare, giocare come luogo sicuro lontano dal traffico cittadino, è da un po’ di tempo oggetto di distruzione per un progetto di linea di autobus cittadino inutile. Inutile perché viaggia parallelo alla linea ferroviaria dove si poteva istituire una metropolitana leggera, inutile perché costoso. Il progetto, poi, ha come peccato originale la dimensione della strada non adatta ad accogliere l’autobus acquistato che, peraltro, non è facilitato nemmeno nel transito nelle strade cittadine. Insomma un progetto confuso pieno di negatività e non voluto dai cittadini che ne dovrebbero poi usufruire.
Continuando, l’elenco è lungo come luoghi storici della città, con l’antica piazza Garibaldi oggetto inconsapevole di un progetto che ha visto ancora una volta la sega demolitrice fare un’improvvida azione contro gli alberi che la adornavano, dove si poteva godere della frescura estiva e del nidificare degli uccelli.
L’ex canottieri sul lungofiume dove innocenti pini marittimi sono stati frettolosamente demoliti lasciando invece sparuti cipressi e una triste e malandata palma.
L’elenco dei “progetti” dell’Amministrazione comunale sono tanti disarticolati e mal cantierati come il taglio degli alberi di Corso Vittorio Emanuele che, a detta dei tecnici che prendevano le misure per le panche da installare per la sosta, sarebbe diventata un’oasi di verde e di bellezza con piante e arredi nuovi. Mah! oggi è una landa desolata piene di buche vuote, senza sedute e senza alberi. I poverini ex alberi, che ancora sono nelle aiuole, oggi sono sparuti scheletri perché hanno avuto la sfortuna di essere piantati (meglio dire appoggiati) in piccole buche che non ne hanno consentito la prolificazione delle radici per il giusto nutrimento.
Tante sono le associazioni che hanno aderito alla manifestazione compreso il Conalpa che tante volte si è scontrato in particolare con il vicesindaco Gianni Santilli, in piazza ci saranno i comitati degli esercenti che lamentano la decadenza della vita sociale della città nel quadrilatero di piazza Muzii e a Pescara Vecchia.
Ancora si potrebbero elencare i parchi minacciati dal cemento, le strade private degli alberi, altre piene di buche, i marciapiedi dissestati, il disordine e la sporcizia in ogni angolo. L’ultima chicca è la nuova sistemazione arborea prevista: bamboo, robinia ed altre essenze non autoctone che faranno una fine peggiore di quelli di Corso Vittorio Emanuele.
I rappresentati delle associazioni, presenti alla conferenza, hanno parlato dei problemi esistenti in città e del perché di questa manifestazione del 25 marzo in piazza Sacro Cuore alle ore 11.00.
Massimo Palladini, architetto, ha manifestato tutto il suo disappunto per il mancato coinvolgimento degli abitanti nei progetti predisposti dal Comune. Bisogna ricordare che la città è dei cittadini e che sono loro che la devono vivere. Calare un progetto nella città senza il consenso di chi poi ne deve usufruire è una grave manifestazione di mancanza di democrazia e, bisogna ricordare che gli stessi attuali amministratori politici hanno contestato lo stesso modo di fare alla precedente amministrazione.
Maurizio Biondi in rappresentanza della strada Parco ha parlato dei ricorsi al TAR e delle contestazioni che l’Amministrazione ha fatto ai cittadini che, a dire del Sindaco, guardano solo ai propri interessi locali e non a quelli dell’intera città. Cosa completamente falsa in quanto la città è un insieme di persone, cose e funzioni e nessuna può vivere da sola, ma devono svilupparsi in simbiosi per una crescita di ognuna con un l’unico obiettivo del bene comune.
In conclusione degli interventi il futuro della città deve prevedere un modello di trasformazione urbana con parchi e vivibilità di tutto il territorio con l’obiettivo di rilanciare centro e la periferia.
Il 25 marzo sarà un evento culturale, artistico, di testimonianza civile imperdibile tutti i cittadini dovrebbero partecipare perché la città è di tutti.
RICORDATE SI INIZIA IN PIAZZA SACRO CUORE ALLE ORE 11.00 E BISOGNA ESSERE NUMEROSI.