"Non siete stato voi", è solo uno dei tanti cartelloni e striscioni che stamane hanno cappeggiato la protesta degli studenti dell'IPssar De Cecco per le vie della città per poi giungere davanti la sede della provincia. Come è noto la protesta degli studenti iniziata martedì è volta a esprimere il dissenso e l'opposizone al provvedimento deciso dalla provincia di accorpare l'istituto alberghiero di Pescara all'istituto Argrario di Cepagatti. Guidati dai rappresentanti di istituto, genitori, sindacati, docenti, esponenti della Confcommercio anche il sindaco Alessadrini e l'assessore Sulpizio hanno preso parte al corteo pacifico indetto dal corpo studentesco.
"Vogliamo veder garantino il nostro diritto allo studio-sostengono gli studenti- è inconcepibile che molti di noi essendo pendolari, trovano già difficoltà nel recarsi a scuola nella sede di Pescara figuriamoci a Cepagatti."
"E' sicuramente una soluzione seppur temporanea ma improponibile- dichiara il comitato genitori- i nostri figli non devono dover fare un sacrificio per andare a scuola essendo un loro diritto primario, inoltre non sappiamo quanto eventualmente questa sistemazione durerà "
"E' causa di moteplici disservizi la soluzione proposta, inoltre i sistemi di trasporto non sono sempre disponibili negli orari in cui bisogna recarsi a scuola",continuano gli studenti.
"Se l'istruzione è costosa, provate l'ignoranza", recita un altro strisicone, e accora"Nu a Cepagatti ni ci Jam", in dialetto pescarese si rafforza la protesta. Anche il corpo docente non è d'accordo sulla soluzione proposta in quanto si crerebbe un disagio nel recarsi al lavoro anche per loro stessi.
Il corteo partito stamane alle 8 dalla stazione ha attraversato tutte le vie della città trovando il sostegno anche di altre scuole di Pescara. " Siamo di Pescara, abbiamo scelto di andare a scuola qui, e non vogliamo spostarci. La provincia ha avuto tempo per fare i lavori nella sede dell' Ipssar da un anno danneggiata e non è giusto che paghiamo noi la lentezza burocratica" è il messaggio finale degli studenti.
Dopo il corteo i rappresentanti d'istituto sono stati ricevuti a colloquio nella Provincia con il presidente provinciale Di Marco, per discutere di eventuali soluzioni.