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Forza Italia: "Le ordinanze contro la movida pescarese non servono a nulla, chiediamo un 'assemblea cittadina a Piazza Muzii"

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Le ordinanze-spot non servono a nulla, men che meno a garantire l’ordine pubblico: l’ho detto un mese fa e oggi le parole di Stefano Cardelli, in qualità di esponente del Consorzio degli esercenti di via Battisti, non fanno che confermarlo. Per riportare la calma e il rispetto delle regole nel nuovo quadrilatero della movida occorrono controlli continui, ovvero occorre un Presidio fisso notturno della Polizia municipale, da dislocare utilizzando i nuovi spazi del mercato di piazza Muzii, appena ristrutturato. Solo la presenza costante delle divise può fungere da deterrente contro risse e schiamazzi. E sul tema torno a chiedere, come Coordinatore cittadino di Forza Italia, un’Assemblea cittadina da tenere sul posto non solo con il sindaco Alessandrini, ma anche con l’assessore alla Polizia municipale Sulpizio che è totalmente assente e disattento su una vicenda che invece lo riguarda in prima persona per via delle sue deleghe”. Ad avanzare nuovamente la richiesta è il Coordinatore cittadino di Forza Italia, Guido Cerolini.

“L’ho detto sin dal primo giorno – ha insistito il Coordinatore Cerolini –: i provvedimenti lampo non servono a nulla. Vietare ai frequentatori dei nuovi locali sorti nelle vie del centro di Pescara in pochissimi mesi, con regolare licenza rilasciata dal Comune stesso, di bere alcol dopo le 22, o di ‘bivaccare’, ovvero sedersi, sulle scale del mercato di piazza Muzii, o imporre ai locali stessi il coprifuoco a mezzanotte o all’una, o ancora vietare loro di somministrare alcol, non serve a nulla, perché parliamo comunque di divieti teorici, visto che non c’è nessuno sul posto la sera a far applicare le regole. Il successo della giunta Alessandrini, strombazzata ai quattro venti, è stato quello di aver fatto quattro multe postume ai gestori delle attività che non hanno rispettato l’orario di chiusura, ossia il successo è stato quello di ‘aver fatto cassa’, perché, intanto, il gestore ha lasciato aperta l’attività, comunque ha guadagnato, comunque ha permesso ai propri clienti di restare sulla strada a schiamazzare sotto i balconi fino alle 2 o alle 3 di notte, indisturbati, ai danni di chi abita in quei condomini e che non ha strumenti per difendersi. Le ordinanze-spot non stanno impedendo ad alcuno di mangiare e bere sulle scale del mercato, che ogni mattina è un tappeto di bottiglie, perché la notte, all’1, alle 2, o alle 3, non ci sono vigili a impedire il bivacco, ovvero ad allontanare e, nel caso, a sanzionare chi viola le norme. E gli episodi di violenza continuano a ripetersi, puntuali ogni notte, sotto i balconi di chi abita in piazza Santa Caterina, via De Amicis, via Cesare Battisti. Quello che manca e che veramente occorre è un Presidio fisso della Polizia municipale, che non possono essere due agenti in moto che dalle 20 alle 22 stanno fissi a guardare i ragazzi della movida per poi, giustamente, smontare di turno e chiudere il Comando della Polizia municipale fino alle 6 del mattino successivo. Occorre, piuttosto, organizzare il servizio di controllo dei vigili urbani, responsabili della Polizia amministrativa, in modo da garantire la presenza notturna degli agenti, almeno una decina di unità, sul posto almeno fino all’una nei giorni feriali, in cui è previsto che a mezzanotte e mezza in punto i locali devono aver già abbassato la saracinesca, e sino alle 2 nei giorni della settimana (ovvero il giovedì, venerdì e sabato sera) in cui la chiusura slitta all’una e trenta. In quel caso sicuramente la presenza in forze delle divise fungerà da deterrente, sia per i locali che non rispettano le norme, sia per gli avventori. E quella presenza non può essere, anch’essa, un’operazione-spot, ossia una o due sere una tantum, ma va garantita almeno per sei mesi continuativi, per consentire un nuovo ‘rodaggio’ della macchina della movida stessa. È chiaro – ha proseguito il Coordinatore Cerolini – che oggi la giunta Alessandrini sta facendo orecchie da mercante, come sempre. Per tale ragione chiediamo la convocazione di un’Assemblea popolare direttamente sul posto, all’interno del mercato di piazza Muzii, al fine di dare voce a tutti i residenti e a tutti i locali nati nella zona, non alle sole ‘delegazioni’ nominate dal Comune, che non può pensare di scegliersi gli interlocutori con cui parlare in maniera riservata e intima, nel chiuso del Palazzo. Abbiano il coraggio di venire in strada il sindaco Alessandrini e i suoi assessori Cuzzi e Sulpizio, abbiano il coraggio di venire a sentire le problematiche della popolazione del quartiere, a partire dagli anziani, ossia i più indifesi, che oggi hanno paura di uscire di casa”.

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