I tetti sono ancora inbiancati e arrivano già le critiche sulla gestione degli interventi legati alla neve messi in atto dal Comune di Pescara.
A parlare è Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, che definisce fallimentare la prova sull'emergenza neve a Pescara con
- interi quartieri collinari isolati dalle 20 di ieri sera, dove non è stato buttato un grammo di sale, nonostante le rassicurazioni verbali;
- la tardiva comunicazione alle famiglie sulle scuole, chiuse solo questa mattina quando bambini e ragazzi erano già davanti ai cancelli;
- l’inesistenza della macchina dei controlli sul territorio, con appena due pattuglie della Polizia municipale che di notte circolavano sulle strade, senza poter far nulla per soccorrere gli automobilisti. Ancora una volta il primo cittadino ha brillato per uno straordinario flop
Foschi, facendo un paragone con la nevicata del 2012, commenta
Parliamo di un evento tutt’altro che eccezionale, nulla a che vedere con quanto il Governo di centro-destra ha dovuto affrontare nel 2012 quando su Pescara abbiamo registrato 15 giorni di neve consecutivi, un’emergenza, quella, superata brillantemente, senza neanche un incidente sopportando anche gli strali dell’opposizione-Pd che ostacolava le operazioni – ha ricordato Foschi -. Quella caduta stavolta su Pescara è stata appena una spruzzata di quattro fiocchi di neve che pure hanno mandato in tilt la macchina comunale dei soccorsi, nonostante quel Piano neve che il centro-destra ha lasciato in eredita al sindaco Alessandrini, ma che evidentemente nessuno ha letto.