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Italia Nostra organizza, il 19 febbraio, un convegno sulla salvaguardia del patrimonio architettonico

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L'allarme recentemente lanciato da Licio Di Biase per la difesa del patrimonio architettonico storico di Pescara è fondato e condivisibile.

Esso si inserisce nella serie di denunce, segnalazioni all'Amministrazione Comunale, incontri che abbiamo prodotto, insieme a lui e ad altre associazioni cittadine e comitati spontanei da quando, quasi un anno fa, sentenze della Giustizia Amministrativa hanno di fatto privato di disciplina e tutela la pregievole edilizia diffusa che caratterizza le fasi della stratificazione storica cittadina.

Sollecitiamo da allora idonei provvedimenti comunali volti a ripristinare un'idonea disciplina che preveda gli interventi consentiti compatibili, con esclusione della demolizione che, purtroppo, ha già colpito numerosi manufatti e ne minaccia altri. La questione infatti è eminentemente urbanistica e va riaffermato il diritto/dovere dei Comuni a normare il proprio territorio, anche per difenderne l'identità, con azione complementare a quella di tutela dei monumenti maggiori da parte delle Sovrintendenze statali.

Questa visione è sempre più condivisa dai cittadini ed ispira le numerose reazioni agli abbattimenti che ormai si registrano e le azioni per limitare i danni e cambiare le scelte sbagliate; il caso dell'ex Filanda Giammaria, sventuratamente abbattuta, ha tuttavia suscitato un movimento di comitati ed associazioni, tra cui le nostre, che preme, con possibilità di successo, per recuperare un luogo nella sua integrità e restituirlo alla città con funzioni compatibili e legate alla sua memoria (la “casa delle donne” e l'osservatorio sul lavoro femminile). Su questo caso, con qualche lentezza di ascolto, si è riuscito a stabilire un dialogo positivo con i poteri pubblici e si stanno verificando le strade da percorrere; ma resta grave l'inerzia dell'Amministrazione rispetto agli impegni da essa stessa assunti negli incontri effettuati.

Per questo, all'oggi, permane un vuoto normativo che rimette all'arbitrio di ogni iniziativa particolare questo consistente e diffuso patrimonio: ancor più che nel passato silenziosamente villini e palazzine d'epoca, testimonianze della produzione e dei servizi verranno sostituiti da anonima edilizia speculativa.

La Sezione Abruzzo/Molise dell'Istituto Nazionale di Urbanistica e la sezione di Pescara di Italia Nostra, considerano urgente affrontare la complessa problematica, che rischia di costituire un precedente di rilevanza nazionale; infatti, si accentua l'attacco alla città storica nella crisi del settore edilizio che cerca parziali compensazioni nella ricerca delle maggiori rendite di posizione.

Per queste ragioni abbiamo promosso un convegno per il prossimo 19 febbraio al quale parteciperanno l'urbanista Silvia Viviani, Presidente Nazionale dell'INU e ed il giurista Giovanni Lo Savio, già Presidente di Italia Nostra. Al convegno inviteremo ad esprimersi esponenti dell'Amministrazione Comunale, dell' Ordine degli architetti, della Sovrintendenza, ricercatori universitari, le espressioni organizzate della partecipazione civica.

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