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Spazio Donna: Nuove opportunità di finanziamento per i giovani e per le donne

I nuovi strumenti del Gruppo bancario Iccrea e BCC Credito Cooperativo Federazione Abruzzo e Molise

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Il Gruppo bancario Iccrea ha messo a disposizione nuovi strumenti di finanziamento e di micro-credito alle imprese per il sostegno all'imprenditoria giovanile e femminile.

Parlano delle nuove fonti di finanziamento, presso la sede Federazione BCC Abruzzo Molise, in via Avezzano a Pescara, il Dott. Paolo Matteucci, referente dell’area Informatica, e la Dott.ssa Cristina D’aprile, referente dell’Area Contabilità e Finanza nonché componente del Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Pescara.

Per meglio comprendere l’argomento è necessario fare un passo indietro e spiegare come nasce la sezione speciale del Fondo di Garanzia per le PMI femminili e il ruolo dei C.I.F. per avere una base su cui si innesca il ruolo dei Confidi e del Micro Credito alle imprese.

Il dipartimento per le pari Opportunità ha per delega la promozione ed il coordinamento di azioni di governo volte ad assicurare la piena attuazione delle politiche in materia di pari opportunità tra uomo e donna sul tema dell’imprenditoria, dell’auto impiego e del lavoro, nonché   sul tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

La sfida imprenditoriale femminile in Italia, si configura sempre più non come una scelta personale, ma come una opzione sociale priva di alternative e tra le poche in grado di determinare un incremento dell’occupazione femminile, infatti in Italia le imprenditrici e le lavoratrici autonome rappresentano il 16% delle donne occupate contro il 10% della media europea.

Sul fronte del guadagno (dati OCSE) si registra invece un gap di genere. In Europa imprenditrici e lavoratrici autonome guadagnano in media il 35% in meno rispetto agli uomini impiegati nello stesso settore.

Da ciò la necessità di una policy di sostegno all’imprenditoria femminile, per incoraggiare la propensione femminile a misurarsi in tali ambiti ed a sviluppare la capacità di “progettare impresa”.

Il Dipartimento per le Pari Opportunità, raccogliendo le istanze del mondo della cooperazione, di quello imprenditoriale e del mondo dell’associazionismo, ha creato uno strumento da dedicare in via esclusiva alle imprese femminili e ha istituito, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero delle Finanze, la Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunitàdel Fondo Di Garanzia per le PMI, che interviene a favore delle imprese femminili, mediante la concessione  di agevolazioni nelle forme di:

  • garanzia diretta;
  • cogaranzia;
  • controgaranzia.

a copertura di operazioni finanziarie finalizzate all’attività di impresa.

Il fondo partecipa per il 50% alla copertura delle richieste di garanzia. Il 50% della dotazione della Sezione Speciale è riservato alle Start Up femminili, la percentuale di copertura massima della garanzia è pari, nel caso di garanzia diretta all’80% dell’ammontare di ciascun finanziamento e nel caso di una Controgaranzia, all’80% dell’importo garantito da un Confidi o da altro fondo di garanzia a condizione che la garanzia sia stata prestata in misura non superiore all’80% di ciascun finanziamento.

La costituzione della sezione Speciale rafforza l’intervento del Fondo in favore delle imprese femminili con effetti rilevanti sul volume dei finanziamenti che potranno essere garantiti ma anche sulle modalità di accesso alle garanzie.

La gestione operativa della prenotazione della garanzia prevede un suo iter, i presidi territoriali a supporto delle imprese femminili e la diffusione dell’informazione sulla operatività della sezione speciale sono affidati alle Unioncamere e gestite attraverso i Comitati Per L’imprenditoria Femminile istituiti presso le Camere di Commercio.

(Dati di operatività delle BCC con il Fondo di Garanzia Immagine)

Ma veniamo al ruolo del Credito Cooperativo della BCC, e del gruppo bancario Iccrea. Il Dott Matteucci chiarisce:

Per non perdere i vantaggi legati alla piccola dimensione alla sua capillarità ed alla sua vicinanza col territorio, il Credito Cooperativo Italiano si è strutturato in un sistema nazionale che si articola su due versanti: associativo e imprenditoriale.

Il versante associativo e’ suddiviso in tre livelli : locale, regionale e nazionale. Le BCC –CR dopo essersi costituite aderiscono alle Federazioni locali (che rappresentano una o più  regioni, ed in totale sono 15) che a loro volta si ritrovano associate a Federcasse, la federazione nazionale che svolge funzioni di promozione, coordinamento, assistenza tecnica e revisione a favore di tutto il Sistema del Credito Cooperativo.

Il versante imprenditoriale è costituito dal Gruppo bancario Iccrea, rappresentato dalla Capogruppo Iccrea Holding e dalle societa’ da questa controllate, che predispongono prodotti e servizi a beneficio esclusivo delle Banche di Credito Cooperativo e  Casse Rurali.

A livello internazionale le BCC –CR partecipano all’Unico banking Group attraverso ICCREA Holding ed all’Associazione delle Banche Cooperative Europee (con Federcasse).

Le casse si sviluppano tra le popolazioni rurali e si radicano territorialmente, per permettere   prestiti a condizioni più vantaggiose, con una profonda attenzione alle persone da affidare e alla capacità di autofinanziamento dei soci.

Il profondo rapporto con il territorio si esprime nelle seguenti cifre della Rete delle BCC:

  • 400 Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali;
  • più di 4.000 Sportelli;
  • più di 1 milione di soci;
  • 37.000 collaboratori;
  • oltre 5 milioni di Clienti

La dott.ssa Cristina D’aprile introduce un nuovo strumento del dipartimento politiche per lo sviluppo, per creare nuove cooperative dal nome COOPUP:

“L’ iniziativa intende promuovere lo Start-up di nuove esperienze cooperative giovanili e femminili, l’obiettivo e l’intero territorio nazionale e non solo gli incubatori cooperativi, i beneficiari sono le cooperative costituite da non piu’ di 12 mesi precedenti la presentazione della richiesta, giovani under 35 e donne, le finalità sono gli investimenti, la liquidità, la capitalizzazione. Lo strumento si articola su un mutuo chirografario erogato da una BCC, importo max euro 50.000, durata compresa da 36 a 60 mesi, costo del finanziamento Tan parametrato all’Euribor, maggiorato di uno spread non superiore a 3,90%, o in alternativa a tasso fisso, le spese accessorie massime ammontano a 100 euro, la commissione di garanzia una tantum e’ pari all’1%. Per le Garanzie, c’e’ la garanzia diretta da parte di Cooperfidi Italia a favore della BCC sino al 75% del finanziamento, e la controgaranzia del Fondo di Garanzia sino all’80% del 75%. Il prestito e’ subordinato ad un apporto dei soci, a titolo di capitale sociale, pari al 25% dell’importo del finanziamento. I soci si impegnano a versare tali risorse nell’arco temporale massimo di un triennio.

I documenti da presentare sono:

  • Domanda di finanziamento/garanzia;
  • Business plan;
  • Situazione Contabile ove presente;
  • Identificazione diretta e adeguata verifica della clientela;
  • Carta di Identità in corso di Validità;
  • Fatture o preventivi;
  • Rendicondazione investimento;
  • Atto Costitutivo e Statuto;
  • Dichiarazione e aiuti de Minimis.

L’iter dell’intervento cambia in funzione della presenza o meno di un incubatore cooperativo sul territorio di riferimento della Start-up. (percorso A e B come da immagini visibili nella fotogallery in alto ndr)

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