La passione per la propria squadra del cuore non ha età, soprattutto quando ci si appresta ad affrontare un importante scontro diretto come quello che inizierà a breve tra Pescara e Bari.
Biancazzurri e biancorossi, alle 15, si scontreranno in un match che potrebbe portare gli abruzzesi a +7 sui pugliesi e a Pescara, i tanti tifosi, iniziano a pregare o a praticare i loro riti scaramantici.
La signora Serafina, 93enne tifosa dei biancazzurri, "spinta" nel mondo del calcio dalla nipote Francesca, tifosissima del Pescara, prima di ogni partita, indossa la sua maglia e riferendosi proprio alla nipote alza gli occhi e rivolge al cielo questa preghiera:
fa ca vinc sta partit sennò chi li vo sintí a chissì
Francesca, quando il Pescara gioca in casa, non perde mai un match all'Adriatico e allo stesso modo, quando i biancazzurri giocano in trasferta, insieme a Serafina non perde mai una partita davanti alla TV dove, per ricreare il "clima da stadio", insieme alla nonna intona l'inno del Pescara.
L'amore per il Pescara è nato da ormai anni - racconta Serafina - ma lo seguo con più entusiasmo da quando è arrivato Zeman. Finora non sono mai andata allo stadio perché, alla mia età, ho paura delle risse... e io ho pure passato la guerra; però Francesca almeno una volta mi ci vuole portare.
La maglia me l'ha regalata Francesca, l'ha riportata da un'allenamento.
Mi piacciono Oddo perché è un bell'uomo - continua Serafina - e come giocatore Caprari perché porta la maglia numero 17 che è il numero di mia nipote.
Il delicatissimo match, sia dal punto di vista sportivo che delle tifoserie, inizierà tra poco in una Pescara blindatissima con forze speciali che sorvegliano tutte le zone intorno allo stadio.
Qui ci sono le probabili formazioni sperando che sia una bella giornata di sport senza problemi di ordine pubblico, condizioni indispensabili per riuscire a portare "tutte le Serafine" allo stadio a tifare Pescara.