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Scarichi nel fiume non autorizzati, sospiri: "I 60.000 euro di multa all'Aca sono scontati"

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“Tutti i nodi vengono al pettine e oggi stiamo raccogliendo i frutti amari di vent’anni di gestione dell’Aca da parte del Pd: scarichi non autorizzati, depuratori non realizzati e interi borghi dotati solo di fosse biologiche. Se oggi il nostro fiume e il mare sono al collasso per livelli di inquinamento spaventosi, i pescaresi sanno chi devono ringraziare, ovvero quel Partito Democratico che per decenni ha detenuto il governo dell’azienda acquedottistica, una gestione che abbiamo sempre e duramente contestato, chiedendo lumi sul come venivano spese le risorse economiche, e oggi i 60mila euro di multa comminati per presunte inefficienze ambientali imputabili all’azienda ci sembrano scontati, ma temiamo siano solo l’inizio di una vicenda ancora tutta da scrivere”.

È il commento del Capogruppo di Forza Italia Lorenzo Sospiri in riferimento alla notizia inerente le presunte sanzioni comminate all’Aca per l’individuazione di scarichi al fiume non autorizzati.

“Suscita sconcerto oggi vedere il Governatore D’Alfonso, leader del Pd, vestire i panni del ‘salvatore della patria’ in riferimento alla drammatica emergenza inquinamento che Pescara sta vivendo, peraltro sostituendosi, di nuovo, al sindaco-fantasma Alessandrini – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. In realtà il Presidente sta solo chiudendo la stalla dopo che tutti i buoi sono già scappati: dov’era il Governatore D’Alfonso mentre il suo partito, il Pd, deteneva la gestione ventennale dell’Aca, responsabile della condotte, dei depuratori e delle fosse biologiche su tre quarti della provincia? Dov’era il Governatore D’Alfonso mentre il centro-destra contestava, già a fine anni ’90, quella gestione politica che arrancava in maniera evidente? Dov’era il Governatore D’Alfonso quando il centro-destra chiedeva chiarimenti sulle modalità di spesa delle ingenti risorse che ogni anno i Comuni dirottavano sul ‘carrozzone’ Aca, in teoria per la realizzazione di opere pubbliche sui singoli territori, opere sulle quali però non trovavamo mai riscontro? Dov’era il Governatore D’Alfonso, leader del Pd, e dov’era tutto il suo partito quando il centro-destra chiedeva alla politica di uscire fuori dalla gestione dell’Aca, che doveva essere squisitamente tecnica, esattamente come accade oggi? Il Governatore D’Alfonso, in quegli anni, nelle varie vesti di Presidente della Provincia, consigliere regionale, sindaco di Pescara, non ha mai mosso un dito per correggere il percorso dell’Aca, né per predisporre un cambiamento di rotta, cosa che ha invece fatto il centro-destra che, convocando tutti i sindaci della provincia, di centro-destra e centro-sinistra, ha chiesto di fare quadrato per dare una nuova guida strutturale a un’azienda in fortissima difficoltà, al fine di gestire una pesante fase di transizione e rilancio dell’azienda stessa.

E l’Aca oggi purtroppo si trova a dover fare i conti con il frutto di vent’anni di malagestione – ha proseguito il Capogruppo Sospiri – perché è chiaro che gli eventuali scarichi non autorizzati, i depuratori mai realizzati o le fosse biologiche ancora attive, situazioni oggi emerse dai controlli eseguiti e che sarebbero tra le fonti di inquinamento del fiume e del mare, non appartengono all’attuale governance, ma ai vent’anni di gestione Pd. Purtroppo sapevamo che prima o poi sarebbe arrivata, inesorabile, la resa dei conti, e siamo amareggiati che tale resa, come previsto, avverrà ai danni dei nostri imprenditori del mare, che dovranno prepararsi a una stagione ‘nera’, e sulla pelle dei cittadini di Pescara, danneggiati sia sotto il profilo personale, per non poter materialmente usufruire di una risorsa tanto preziosa come il mare sotto casa, sia in termini di immagine e di economia. Siamo anche convinti che quanto emerso sino a oggi dai controlli sia solo la punta di un iceberg che ormai, inesorabile, sta salendo in superficie e che mostrerà tutta la drammaticità dell’emergenza in corso, e su questo ci auguriamo che tutte le Autorità competenti garantiscano chiarezza, trasparenza e volontà di approfondimento. Ormai si è aperta una falla che neanche l’operaio-D’Alfonso potrà ‘tappare’”.

 

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