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Il Traghettatore

Documentario film di Alessio Consorte

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Giovedì 3 marzo al Mediamuseum la proiezione di un documentario film di Alessio Consorte giovane regista pescarese che con questo filmato ha dimostrato le qualità possedute e la capacità di riprendere una realtà cittadina a volte cruda.

Alessio Consorte è nato e vive a Pescara e prima di approdare alla regia è stato fotografo e fotomodello.

È appassionato di storia, arte e letteratura, e dal 2010 è stato editore del quotidiano Il Democratico. Per i suoi articoli è stato, anche,  ospite in programmi televisivi.

Il Film documentario, o come lui stesso dice il docu-film, mostra con crudezza ed ironia una città maltrattata negli anni da varie amministrazioni miopi che non ne hanno saputo conservare la storia, ma anche una città viva che si nutre dell’amore dei suoi cittadini in particolare di quelli anziani.

Molti sono stati i pescaresi, che sono nel campo delle arti e della cultura in genere, che hanno collaborato al filmato con la loro stessa rappresentazione.

Tanti ancora i pescaresi, giovani ed anziani, che rappresentano i cittadini comuni, che hanno parlato della loro città con schiettezza e con tanto amore.

Il film mette in evidenza anche il dialetto pescarese usato e le espressioni figurate usate per definire alcune persone.

Ad aiutare nell’impresa il regista il giornalista Paolo De Carolis ed il tifoso del Pescara il dott. Gianfranco Semproni.

Molte delle scene del film si basano sulla passione del calcio e sull’amore per la squadra del Pescara. Semproni, personaggio mediatico della televisione abruzzese, ha raccontato dei suoi esordi di tifoso da quando in giovane età si trasferì da Città Sant’Angelo a Pescara.

Alessio Consorte ha raccontato di come ha girato le scene, molto spesso in bicicletta per riprendere le scene nella maniera più spontanea possibile senza un vero staff.

De Carolis ha dichiarato di aver subito la seduzione della proposta fattagli da Alessio che ha significato trovare le radici di una città, Pescara, definita dai più moderna.

Il nome il Traghettatore, ha detto De Carolis è stato, da Alessio Consorte, voluto proprio in ricordo di Caronte, figura dantesca, che traghettava le anime verso l’inferno, ma in questo caso la gente deve essere traghettata in un contesto sconosciuto, in una sorte di percorso fatto a rovescio.

Alessio Consorte, ha continuato De Carolis, si è caricato della responsabilità di trovare le radici culturali della città.

Nel film sono rappresentati molti luoghi di Pescara con suoi stupendi panorami sia del mare sia della montagna.

Il docu-film è stato molto apprezzato dagli spettatori presenti in sala che si sono complimentati con il regista e i suoi collaboratori.

La proiezione al Mediamuseum continuerà anche nei pomeriggi di venerdì e di sabato.

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