“Forza Italia comincerà, a partire da oggi, il countdown sulla diga foranea: dal sindaco Alessandrini e dal Presidente D’Alfonso pretendiamo di sapere quanti giorni mancano all’approvazione del nuovo Piano regolatore portuale e quanti giorni ancora mancano allo sfondamento della diga foranea. Il prossimo 24 aprile Pescara si vedrà costretta ad aprire la stagione balneare con divieti di tuffi e bagni su tre quarti della costa per il colpevole immobilismo di Comune e Regione, e allora dopo 22 mesi di governo di Regione e città non è più pensabile, da parte dei due ‘campioni’ della chiacchiera del Pd, scrollarsi di dosso ogni responsabilità parlando del ‘chi c’era prima di noi’. A gennaio scorso hanno dato mandato al Genio Opere Marittime di far partire addirittura la gara d’appalto per l’apertura della diga, oggi vogliamo sapere che fine ha fatto quella gara, e che fine hanno fatto le opere annunciate per 22 mesi di amministrazione. Nei prossimi appuntamenti consiliari, porteremo il quesito nelle sedi istituzionali pretendendo delle risposte precise, e per sindaco e Governatore saremo ogni giorno la goccia che scava nella roccia”.
Lo ha annunciato il Capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.
“L’inquinamento batterico della costa pescarese continua ad allungarsi in modo spaventoso verso nord, arrivando a via Mazzini, ciò significa – ha detto il Capogruppo Sospiri – che tra una settimana, per il primo ponte festivo di primavera, centinaia di persone si ritroveranno sulla spiaggia, come da tradizione, e non potranno mettere piede in acqua, perché ad accoglierle troveranno decine di cartelli di divieto di balneazione. Un biglietto da visita che si tradurrà in un massacro per l’economia del nostro litorale, lasciando facilmente prevedere decine di disdette di palme e ombrelloni. E di tutto questo i nostri operatori del mare potranno e dovranno ringraziare solo l’immobilismo e l’incapacità amministrativa del centro-sinistra: sono 22 mesi che il sindaco Alessandrini annuncia analisi, monitoraggi, task force inter-istituzionali, campionamenti, verifiche, sanzioni, sono 22 mesi che con il Governatore D’Alfonso annuncia la madre di tutte le soluzioni, ovvero l’apertura della diga foranea, ossia di quella barriera realizzata male e che impedisce il deflusso verso il largo dei liquami portati dal fiume, e invece siamo all’anno zero. Anzi, dall’aprile 2015 siamo tornati alla preistoria, con livelli di inquinamento batterico mai registrati prima, dunque un peggioramento ambientale senza precedenti, che continua ad aumentare in modo spaventoso, con la scoperta quotidiana di nuovi scarichi abusivi che, una volta censiti, non vengono neanche chiusi o intercettati, ma si consente che continuino a scaricare i propri reflui per mesi, com’è accaduto con le due condotte scoperte a ridosso del cantiere del ponte nuovo. A questo punto la misura è colma: sul fronte dell’apertura della diga foranea tutto tace, così come si tace sul fronte del nuovo Piano regolatore portuale, che non è stato approvato dal Consiglio Superiore dei Lavori pubblici perché il Comune continua a mandare a Roma carte incomplete, sotto il profilo degli studi idraulici, e semplicemente sbagliate, pur avendo distribuito incarichi a destra e manca per la redazione di quelle carte. Ma chiaramente, dopo aver perso 22 mesi di tempo prezioso, la città ha il diritto di chiedere spiegazioni: da oggi Forza Italia comincerà ufficialmente il conto alla rovescia per capire quanto ancora dovremo aspettare per assistere alla demolizione della diga foranea, all’apertura del varco, e quanto ancora manca per il nuovo Piano regolatore portuale. E ovviamente – ha aggiunto Sospiri –porteremo la nostra domanda nelle sedi istituzionali del dibattito cittadino e regionale”.