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La provincia di Pescara scenario della presentazione dei volumi sulla Penne medievale

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Sabato 30 aprile, alle ore 16,30, nella sala Tinozzi della Provincia di Pescara, verranno presentati dalla stessa curatrice e dai suoi autori il III e IV volume dell’opera STORIA E CIVILTA’ DI PENNE, a cura di Luisa Franchi dell’Orto, incentrati sulla storia della città medievale.

Introdurrà il Presidente della Provincia Antonio Di Marco. Parteciperanno il direttore del Club dei Borghi più belli d’Italia, Umberto Forte, il Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e il cav. Lucio Marcotullio, già Sindaco di Penne ed ex manager della Brioni.

CIVITAS PENNE è il titolo dell’opera, costituita da un’approfondita ricerca storiografica sulla storia di Penne medievale, corredata da un’ampia e curata documentazione fotografica. Il progetto editoriale è di Lucio Marcotullio, le fotografie di Gino Di Paolo.

Diversi gli autori che hanno contribuito alla scrittura dei due volumi e che domani prenderanno parte alla presentazione: Claudia Vultaggio, Simone Allegria, Maria Elisabetta Vendemia, Salvatore Marino, Silvano Agostini, Andrea Staffa, Dario Corda, Mario Costantini, Pierluigi Leone De Castris, Elisa Amorosi, Roberta Odoardi, Francesco Aceto, Ferdinando Bologna, Elisa Amorosi, Paola Giusti.

 

La veste tipografica è di grande prestigio e il corredo fotografico particolarmente curato. Nei due volumi si ripercorre la storia di Penne, e dei territori limitrofi, negli anni che vanno dall’Alto Medievo al 1400. Una storia narrata attraverso gli interventi di diversi autori, archeologi, storici dell’arte e docenti universitari, che affrontano gli aspetti archeologici, artistici, archivistici e della cultura scritta, legati alla vita di questo importante centro urbano medievale, la Pinna del gastaldato longobardo, poi diventata civitas Penne.

 

Penne fu, nel periodo medievale, un centro importantissimo di riferimento dell’organizzazione e della cultura ecclesiastica del centro Italia. Basti pensare, ad esempio, che nella città vestina esistevano, nella prima metà del Trecento, ben 4 ospedali: San Nicola de’ Ferrari, Santo Spirito (fuori le mura), San Lazzaro, Santa Maria della Misericordia. Quest’ultimo era inserito nella rete delle Misericordie, e comprendeva anche la chiesa, l’ oratorio e la confraternita, come in molti altri centri dell’Italia centrale nel Medioevo.

 

I due volumi hanno anche il merito di aver permesso di ricostruire l’immagine perduta della città medievale e delle sue mura, per arrivare ad avere una visione sufficientemente chiara della struttura urbana della Civitas Penne in epoca medievale.

 

Me è nella seconda parte (il quarto volume) che la raccolta si fa ancora più interessante e intrigante. Il MEDIOEVO DELLE ARTI è il titolo dell’opera editoriale, che esamina l’architettura, con i suoi decori, e la scultura, e la pittura e le arti decorative, come somme arti che hanno caratterizzato le opere ancora esistenti, o in qualche caso rinvenute di recente, e che costituiscono la prova tangibile della vita culturale e artistica che si svolgeva all’interno di questa importante Civitas sede della diocesi.

 

La scultura in legno, ad esempio, analizzata e descritta da Pierluigi Leone De Castris, è un altro elemento artistico di cui Penne e l’area della sua diocesi sono particolarmente ricche. Essa dimostra, come per tutte le sculture lignee d’Abruzzo, “una grande capacità di sintesi di esperienze centro.-italiane e insieme meridionali e di stampo transalpino”. La ricerca di De Castris ha il merito di farci conoscere capolavori poco conosciuti come il raro Cristo morto conservato nel deposito presso il Museo Diocesano (origine trecentesca) realizzato con un involucro in tela ingessata e dipinta, e imbottito di stoppa e altri materiali e completato da una parrucca di capelli veri, realizzato dalle monache gerosolimitane di San Giovanni Battista , e davanti al quale le monache pregavano ardentemente. Le sculture dipinte, dorate e intagliate provenienti dalla Cattedrale di Penne e conservate oggi nel museo capitolare di Atri, sono la prova che nei primi decenni del 400 il territorio della diocesi aveva intensi traffici commerciali con Venezia.

Paola Giusti invece esamina alcuni stupendi oggetti di arte applicata, ovvero di piccole sculture e manufatti artistici di gioielleria. Nella Diocesi di Penne sono stati ritrovati parecchi oggetti in cristallo di rocca, utilizzati come reliquiari, provenienti dall’Oriente e giunti in Occidente in seguito alle Crociate.

Anche gli oggetti di culto e devozionali in avorio e in osso, provenienti dalla Sicilia normanna, confermano la centralità della diocesi di Penne in campo religioso e artistico e la sua rilevanza come centro ecclesiastico di riferimento del centro Italia.

 

L’incontro di domani sarà introdotto da una esibizione musicale a cura del Conservatorio Luisa D’Annunzio, con l’arpista Benedetta De Simone, e sarà moderato dal giornalista Nino Germano.

A tutti i Sindaci che parteciperanno verrà donata una copia dei volumi.

L’ingresso è libero.

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