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Pescara: dopo la pulizia etnica arriva la maldicenza istituzionale

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Il sindaco di Pescara si sta superando. Prima sgombera i senegalesi, poi al tgr per giustificarsi dice che c'era la camorra, ora anche la prostituzione minorile e il traffico di stupefacenti. 

Il tutto senza neanche una prova, una evidenza. Per sentito dire. Solo maldicenza istituzionale. Dopo aver messo in pratica il Salvini pensiero in materia di ruspe, ora il sindaco ne imita anche i messaggi.

Se il sindaco e chi lo ha informato hanno prove le tirino fuori. Anzi le avrebbero dovute tirare fuori prima con un azione volta ad accertare i responsabili di tali malefatte e i relativi arresti. 

Auspico che l'associazione dei senegalesi verifichi le possibilità di un'azione legale. Non è un caso che l'operazione di pulizia etnica sull'area di risulta raccolga il plauso, dopo quello di Forza Nuova, del famigerato sindacato autonomo di polizia che ha insultato la madre di Federico Aldrovandi. 

Credo che come pescaresi e abruzzesi che non ci riconosciamo in questi comportamenti vergognosi dovremmo far sentire la nostra voce al fianco dei senegalesi anche promuovendo una manifestazione. 

Gli amici di Sel che continuano a sostenere questa amministrazione si sono complimentati con la civiltà dimostrata dalla comunità senegalese. Quella che manca al sindaco e all'amministrazione comunale di Pescara.

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