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Assistenza domiciliare, scaduta la proroga di 3 mesi. Cerolini: "284 famiglie in situazione precaria"

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“Ripiombano nell’angoscia i 284 cittadini di Pescara che, affetti da gravi patologie, hanno diritto all’assistenza domiciliare. Oggi è ufficialmente scaduta l’ennesima proroga alla Polis, che si è aggiudicata l’appalto provvisorio di soli tre mesi, e la giunta Alessandrini non ha ancora definito le procedure della nuova gara annuale. L’appalto si è chiuso, il 6 maggio scorso si è riunita la Commissione per l’esame delle offerte, ma a oggi non c’è stato l’affidamento, né provvisorio, né tantomeno definitivo. Ciò significa che da domani, mercoledì l primo giugno, quelle 284 famiglie potrebbero restare senza assistenza, o, se ci sarà una minima proroga, di nuovo il Comune potrebbe tagliare le ore a disposizione, visto che ormai tutti i fondi disponibili sono stati dirottati sulla nuova gara. Colpa, ancora una volta, della sciatteria della giunta Alessandrini che pensa di poter giocare con la vita delle persone in difficoltà. Forza Italia chiede conto di tale situazione drammatica: cosa accadrà a Pescara per le 284 famiglie? Perché tanto ritardo nella nuova gara? Perché, sapendo di dover coprire un servizio essenziale per la compagine sociale, la giunta Alessandrini non ha dato massima priorità alla problematica?”.

Lo ha denunciato il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini.

“Dall’inizio dell’anno il settore dell’assistenza domiciliare comunale sta vivendo in una situazione di vergognosa precarietà - ha ricordato il Coordinatore Cerolini –: dalla protesta in piazza del 16 gennaio, poco o nulla è cambiato. Per affrontare un’emergenza generata dalla stessa giunta Alessandrini, si è fatto ricorso a proroghe e mini-appalti provvisori, con tutto il corredo di promesse e rassicurazioni campate per aria che oggi non hanno avuto alcun riscontro. Dal primo febbraio è stato riaffidato il servizio per appena due mesi, ovvero sino al 3 aprile scorso, con la garanzia dell’assessore Diodati che già a fine gennaio sarebbe stata pubblicata la nuova gara per il riaffidamento del servizio per un anno, al costo di 1milione 700mila euro. Così non è stato: la nuova gara, quella che doveva partire a gennaio, infatti, è stata pubblicata solo il 18 marzo, un appalto da 1milione 400mila euro oltre Iva, peraltro sufficienti a coprire solo 78mila ore di servizio annuali anziché le 90mila assicurate dal centro-destra, dunque con un taglio netto di 12mila ore annuali, che si riverserà sui cittadini. La gara si è chiusa il 19 aprile scorso, il 22 aprile e il 6 maggio ci sono state le sedute di Commissione per l’esame delle offerte. Ma, dal 6 maggio è sceso il buio, non sappiamo se sia stata fatta un’aggiudicazione provvisoria, se ci siano state offerte anomale che stanno bloccando i lavori della Commissione con la necessaria richiesta di chiarimenti, ma soprattutto non sappiamo cosa accadrà al servizio a partire da domani. Infatti a inizio aprile, dopo il mio ennesimo allarme, a fronte del protrarsi delle procedure, la giunta Alessandrini ha prorogato il mini-appalto in corso sino al 31 maggio, dunque sino a oggi. Ma finora non abbiamo avuto notizie di ulteriori proroghe, né hanno avuto informazioni più dettagliate gli stessi utenti che usufruiscono del servizio e che stanno vivendo queste ore in grande angoscia, spaventati dall’idea che tra poche ore non possano più avere quell’assistenza che è loro dovuta non per simpatia, ma perché affetti da patologie gravi e invalidanti.

E allora ci pare doveroso richiamare l’attenzione di una giunta troppo distratta su un tema fondamentale: cosa accadrà da domani, primo giugno, a 284 famiglie per le quali l’assistenza domiciliare è un servizio vitale? Come faranno quelle oltre 284 famiglie con diversamente abili gravi a svolgere le gravose incombenze quotidiane, non disponendo delle risorse necessarie per ricorrere a personale privato? Come faranno gli anziani se non potranno più contare neanche sulle due o tre ore di assistenza domiciliare a settimana? Come può la giunta Pd del sindaco Alessandrini – ha insistito il Coordinatore Cerolini – non aver dato massima priorità a un servizio sociale di tale rilevanza e impatto sul territorio, continuando piuttosto a spendere fondi per coriandoli e cotillon? Forza Italia esprime tutto il proprio biasimo per tanta scelleratezza e soprattutto pretendiamo che vengano subito rese note le determinazioni in tal senso della giunta al fine di restituire serenità a 284 famiglie, oltre alla certezza di poter godere di un proprio diritto, e non certo di un privilegio. In caso contrario siamo pronti a chiedere l’intervento del Prefetto Provolo, denunciando la superficialità di una giunta comunale disattenta e indifferente ai problemi dei cittadini in condizioni di disagio”.

 

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