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L’Accademia delle Belle Arti sbarca nell’ex Stella Maris. Sospiri: "La Provincia ostacola l'iniazitiva"

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“L’Accademia delle Belle Arti di Roma è pronta a sbarcare sulla costa di Montesilvano, nell’ex Stella Maris, restituendo dignità e vita a quella struttura abbandonata da anni, ma la Provincia di Pescara ostacola l’iniziativa e sbatte la porta in faccia all’Accademia. Il progetto didattico approvato dall’Accademia delle Belle Arti di Roma per la rifunzionalizzazione dell’ex Colonia, è infatti oggi assolutamente incompatibile con il Piano di riqualificazione mandato in appalto dalla Provincia di Pescara: l’Accademia intende realizzare nell’ex Colonia una summer school e corsi, con Centro di ricerca, sul Costume per lo spettacolo e Arti visive. Il Presidente Di Marco intende invece realizzarvi un ostello, una colonia marina e servizi di ristoro, senza sapere chi, quando e come li gestirà. È dunque evidente che quell’appalto va fermato e rivisitato da zero, dirottando la progettazione sull’iniziativa delle Belle Arti di Roma, che è concreto, fattibile e fornisce delle prospettive reali di sviluppo. Lo abbiamo già detto nel novembre 2015, ma il presidente Di Marco continua colpevolmente a tacere e va avanti, testa bassa, con un progetto assurdo e irrazionale”.

È il commento del Capogruppo di Forza Italia, Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri in riferimento all’ultimo intervento della direttrice dell’Accademia romana Tiziana D’Acchille.

“Il progetto approvato dall’Accademia è straordinario, peccato sia oggi assolutamente inconciliabile con il progetto appaltato dal Presidente della Provincia Di Marco, un progetto, quest’ultimo, fatto male e con un ritardo di un anno e mezzo – ha sottolineato il Capogruppo Sospiri -. E il Presidente ha perso 18 mesi di tempo non perché fosse impegnato nell’elaborazione di un complesso piano di riqualificazione, ma perché per un anno e mezzo è stato dietro alle promesse-bugie del Governatore D’Alfonso che gli aveva assicurato ulteriori fondi, in aggiunta a 1milione di euro del Governo Sospiri-Chiodi, somme mai arrivate e che mai arriveranno. Poi però per il Presidente Di Marco è arrivata la fretta: aveva la necessità di chiudere la gara entro lo scorso 31 dicembre, stipulando le obbligazioni vincolanti, ovvero affidando il cantiere, per non perdere il milione di euro fondi Fas. Per mettersi al riparo da tale rischio ha preparato un progetto di riqualificazione preliminare pasticciato e confusionario, in cui ha genericamente stabilito che la Stella Maris ospiterà una ‘colonia marina, spazi per la formazione professionale e servizi’, ossia cosa sarà? Un albergo, un ostello, un ristorante? Verranno realizzate le camere per dormire? In ogni caso è chiaro che quella destinazione, è inutile far finta di niente, è incompatibile con gli obiettivi dell’Accademia di Belle Arti, che è interessata concretamente a entrare nella struttura. A questo punto è evidente che l’unica strada da percorrere, come continuiamo a ripetere da un anno, è quella di bloccare il decreto del Presidente Di Marco e procedere con una rivisitazione tempestiva del piano di risanamento, puntando all’ingresso dell’Accademia romana.

Poi restano ovviamente aperti tutti gli altri quesiti cui il Presidente Di Marco non ha fino a oggi dato risposta, ovvero: è evidente che 1milione di euro non permetterà di completare comunque la riqualificazione dell’ex Stella Maris, ed è altrettanto evidente che, dopo aver speso 1milione di euro, non si può pensare di chiudere le finestre della struttura e attendere tempi migliori. A questo punto ci chiediamo quando arriverà la somma necessaria per completare l’intervento, almeno 1milione 800mila euro? Li troverà subito la Provincia? O aspettiamo l’arrivo dei privati, affidando al vincitore non solo la progettazione definitiva ed esecutiva attraverso un Progetto di Finanza, ma anche la decisione finale sulla futura destinazione del complesso e la gestione diretta, ovviamente per garantire al privato un adeguato piano di rientro del proprio investimento, il che equivarrebbe a ‘regalare’ la Stella Maris a un privato. Una circostanza che suscita una legittima curiosità perché ci piacerebbe sapere quale privato oggi potrebbe essere interessato al recupero di quella struttura pubblica, ricordando che, nei mesi scorsi, si era ventilata anche l’ipotesi di un coinvolgimento della Fondazione PescarAbruzzo. Siamo certi non sarà così, ma soprattutto siamo pronti a difendere il futuro della Stella Maris, il cui degrado è oggi figlio dell’immobilismo del Presidente della Provincia di Pescara e delle bugie del Governatore D’Alfonso. A questo punto, per non lasciar cadere nel vuoto il nuovo appello della direttrice dell’Accademia, porteremo il ‘caso’ in Consiglio regionale al fine di fare chiarezza, una volta per tutte, sulle volontà del Presidente D’Alfonso, che non può pensare di continuare a giocare su due tavoli”.

 

 

 

 

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