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Il ministro dell’Integrazione Cècile Kyenge in Provincia a Pescara per parlare di immigrazione

Basta con una politica dell’emergenza, dare risposte agli immigrati e ai nostri italiani all’estero. La solidarietà di Testa e l’indignazione contro ogni forma di razzismo

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“Esprimo totale indignazione e prendo le distanze dalle affermazioni del vicepresidente del Senato contro il ministro Kyenge perché non è accettabile che un esponente delle istituzioni offenda una persona, una collega in questo modo. Il razzismo nella nostra società non può e non deve avere più spazio”. Con queste parole, scandite tra gli applausi dei presenti, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ha accolto il ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge oggi a Pescara per presentare la “Carovana della libera circolazione” e per parlare di immigrazione, emigrazione e cittadinanza.

“Sono sicuro – ha detto Testa nel suo discorso introduttivo – che il ministro saprà dare un’accelerata alle tematiche che riguardano l’immigrazione. Il Papa nei giorni scorsi a Lampedusa ha parlato di “globalizzazione dell’indifferenza”, ed è tristemente vero che oggi la sofferenza altrui ci sembra “normale”. Ecco, credo che dobbiamo ripartire da qui per cambiare atteggiamento, accrescere il senso dell’accoglienza verso gli altri che, soprattutto nella nostra città sono sempre più numerosi – basti pensare che dal 2002 al 2012 il numero di cittadini immigrati è triplicato passando da duemila a seimila. Sono convinto – ha aggiunto Testa - che il ministro saprà andare avanti in maniera spedita per costruire un’Italia più evoluta”. Il ministro Cècile Kyenge ha poi preso la parola e sottolineando che “non risponderò mai alla violenza con la violenza e non chiedo le dimissioni di nessuno ma soltanto di riflettere sul ruolo di chi riveste una carica pubblica”, il ministro è poi entrata nel merito della questione. “Dovremmo avere una cultura dell’integrazione – ha detto – le persone sono cambiate, ma la storia è rimasta uguale. Non è possibile che oggi la libera circolazione riguardi solo le merci e non le persone. Non dobbiamo spegnere la speranza ma andare oltre e dare concretezza, rafforzando l’identità dell’Italia con tutte le culture. Anche i nostri italiani all’estero – ha proseguito il ministro – sono spesso vittime di stereotipi: per questo noi vogliamo rivedere tutto il progetto della cittadinanza, e fare dell’integrazione il faro di tutte le politiche. Ce la faremo insieme a far vedere che l’Italia non è un Paese razzista ma dove è possibile la convivenza, basta dunque con una politica dell’emergenza e avanti con una fatta di risposte concrete”.  Infine il ministro ha ricordato che il lavoro che sta portando avanti “è trasversale insieme agli altri ministeri e con l’aiuto dei sindacati. A fine mese, - ha poi concluso – avremo il piano triennale contro il razzismo che sarà applicato in tutte le regioni”. La giornata della Carovana è proseguita poi con l’intervento di numerosi relatori. Il presidente Testa ha donato al ministro la tela della Figlia di Jorio e una targa ricordo.

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