"Da oltre sette anni Codici firma esposti e collabora ad indagini della polizia giudiziaria a carico dei vertici dell'Aca spa. Diverse inchieste a carico del presidente dell'Aca spa sono partite negli uffici di Codici, dove cittadini informati dei fatti si recavano per lasciare centinaia di documenti sicuri di essere protetti nell'anonimato. E Codici si esponeva per loro collaborando alcune volte apertamente altre volte in maniera piu silenziosa con le forze dell'ordine".
Inizia così un comunicato del'l'associazione di consumatori e utenti Codici che commenta gli arresti eccellenti tra Aca e Ater effettuati dalla Forestale e dalla polizia nell'ambito dell'operazione Shining Light.
"La gestione dell'Aca spa negli ultimi dieci anni e' stata scellerata, clientelare e fallimentare - incalza Codici - Lo dicono le tante inchieste partite da noi. Ne e' un esempio quanto scrive un pubblico ministero che addirittura accusa il presidente dell aca spa di furto d'acqua. Abbiamo spesso denunciato che in tema di appalti dentro l'Aca spa funzionava così: le vecchie reti colabrodo che perdono fino al 80% dell'acqua immessa non vanno ricostruite ex nuovo affinche' non perdano piu', le reti vanno continuamente manutenute così da assicurare l'incarico alla ditta che fa manutenzioni e, nonostante il personale tecnico numeroso alle dipendenze dell'Aca, si preferisce fare continuamente ricorso ad appalti esterni".
E negli appalti, studiando i bilanci e raccogliendo le carte, Codici ha "sempre visto enormi irregolarita' prontamente segnalate". L'associazione oggi si dice "soddisfatta perche' i cittadini da troppo tempo pagano sulla propria bolletta dell'acqua interessi di pochi privati che da anni fanno della nostra acqua un bene da gestire come fosse proprio. Ma non basta. Oggi i sindaci soci azionisti dell'Aca spa devono dimostrare di voler cambiare veramente rinnovando la gestione dell'aca spa perche' dentro l'Aca spa c'e' ancora tanto da scoprire".