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Sisma Centro Italia, D'Incecco: "Pescara ospiti gli sfollati di Pescara del Tronto negli alberghi"

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“Apriamo gli alberghi di Pescara e provincia ai cittadini della frazione di Pescara del Tronto sopravvissuti al tremendo sisma della notte scorsa e rimasti senza casa. Creiamo un ponte per trasportare le famiglie nel capoluogo adriatico, chiedendo la disponibilità gratuita dei pullman della Tua, la società del Trasporto Unico Abruzzese, e sia il Comune ad ‘adottare’ quella frazione, garantendo qualunque genere di sostegno e supporto a chi, in una manciata di minuti, ha perso tutto, un’esperienza dolorosa che purtroppo l’Abruzzo ha già sperimentato sulla propria pelle nel 2009 e che proprio per questo ci impone un supplemento di solidarietà e di fratellanza”.

La proposta è arrivata dal Vicecapogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Vincenzo D’Incecco.

“Una nuova tragedia ha colpito il nostro paese, a pochissimi chilometri dalle nostre case. Quando alle 3.36 la terra ha ripreso a tremare il nostro pensiero è subito corso a L’Aquila, a quel 6 aprile del 2009, e abbiamo tutti capito subito che, ovunque il sisma avesse colpito, comunque era la catastrofe, e purtroppo non ci siamo sbagliati – ha commentato il Vicecapogruppo D’Incecco -. Ma l’Abruzzo, che porta ancora i segni di quella drammatica esperienza, oggi più di altri può capire cosa sta accadendo ad Amatrice, Pescara del Tronto, Arquata del Tronto, Norcia, e in tutti gli altri centri colpiti dalla scossa, e ha il dovere della solidarietà, di garantire un aiuto a chi ancora è sotto shock. Oggi ogni nostro Comune potrebbe ‘adottare’ gli abitanti di una delle frazioni colpite, attivandosi per assicurare sostegni e aiuti ai sopravvissuti. Per uno strano scherzo del destino c’è una frazione tra le più colpite che condivide il suo nome con noi, Pescara del Tronto, una frazione collinare che, a detta dei testimoni, oggi sembra essere scivolata a valle come un budino. I primi soccorritori, che stanno già operando sul posto, parlano di un borgo sbriciolato, irriconoscibile, che ha perso i propri confini. Purtroppo le previsioni lasciando intendere che il numero delle vittime sarà significativamente alto, ma ci sono dei sopravvissuti e se la macchina dei soccorsi si sta occupando di salvare le vite ancora sotto le macerie, compito della nostra amministrazione comunale e della città è quello di sostenere chi è scampato al sisma ma ha perso tutto, casa, beni personali, lavoro, tutto. Allora propongo che il Comune di Pescara adotti i cittadini sopravvissuti della frazione di Pescara del Tronto: innanzitutto apriamo loro i nostri alberghi a Pescara, Montesilvano e nelle zone interne. Ormai siamo a fine stagione, tanti turisti sono già ripartiti, le strutture ricettive sono mezze vuote, dunque abbiamo molti posti letto da poter impiegare per garantire ospitalità e accoglienza a chi ne ha bisogno. Non solo: il Comune metta a disposizione di quei sopravvissuti ogni struttura di sua proprietà, comprese palestre scolastiche, palazzetti, e anche l’ex Omni, in via del Circuito, la cui ristrutturazione è stata conclusa e che il Comune aveva in animo di affidare alla società Pescara Energia. Peraltro la sua divisione interna per spazi singoli ben si presta a ospitare molte persone che non saranno così costrette a vivere per mesi sotto una tenda, peraltro mentre l’estate volge al termine e le temperature cominceranno ad abbassarsi. Sappiamo che da più parti è già cominciata la raccolta di viveri e generi di prima necessità, come acqua, latte, coperte, abiti, medicinali, segno del grande cuore degli abruzzesi.

Il Comune ha quindi l’obbligo morale – ha aggiunto il Vicecapogruppo D’Incecco - di seguire l’esempio dei cittadini stessi e di garantire un adeguato sostegno per l’emergenza, attingendo, eventualmente, anche al fondo di riserva del Comune. La giunta dovrebbe ovviamente approvare una delibera ad hoc suggellando ‘l’adozione’ della frazione di Pescara del Tronto e sacramentando un gemellaggio materiale che va garantito subito”.

 

 

 

 

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