L’eccezionale sentimento di solidarietà e di generosità degli italiani ha dato il via, subito dopo le drammatiche immagini terremoto del centro Italia, ad una raccolta di alimenti e vestiario che ha pochi precedenti in Italia. L’Abruzzo, a confine con il Lazio e le Marche, è una delle regioni riferimento per lo stoccaggio e la distribuzione del materiale nei campi gestiti dalla Protezione Civile e dalle associazioni di volontariato. Ma la generosità è tanta, e gli spazi per sistemare i materiali che occupano centinaia di bancali mancano.
Per questo la Provincia di Pescara ha accolto immediatamente l’invito rivolto dalla Misericordia di Montesilvano, riferimento per Abruzzo, Marche e Molise della Protezione Civile della confraternita, e dalla Croce Rossa Abruzzo, di concedere in comodato gratuito la struttura dell’ex mercato del Fiore di Città S. Angelo. Si tratta di una magazzino di 600 mq coperti e di altrettanti all’aperto, sita nei pressi della cittadina angolana.
“Ho dato mandato ai miei uffici di preparare in poche ore un decreto di comodato gratuito per minimo tre mesi e che rimarrà per tutta la durata dell’emergenza terremoto – dichiara il Presidente della Provincia Antonio Di Marco - in modo da semplificare le operazioni di ricezione dei bancali di beni provenienti da tutto il centro sud d’Italia e poi di selezione, stoccaggio e distribuzione degli stessi nei campi di Amatrice e degli altri centri colpiti dal terremoto. La Provincia di Pescara, insieme ai suoi 46 Sindaci, è in prima linea sul fronte emergenza terremoto”.
“Continuano ad arrivare tonnellate di materiale – aggiunge Nicola Pitocco della Misericordia, responsabile del settore protezione civile per Abruzzo Molise e Marche – che non possiamo più accettare per mancanza di spazi e che non possiamo né vogliamo rimandare indietro. Questo immobile concesso dalla Provincia ci risolverà parecchi problemi: per esempio abbiamo fermi soltanto a Vasto 38 bancali di vestiario e alimenti, mentre tantissimi altri bancali stanno arrivando dalla Puglia. Questo implica un grande lavoro di stoccaggio e selezione. Certo, non tutto servirà alle popolazioni del centro Italia colpite dal terremoto. Per es. ci arrivano tonnellate di pannolini di bambini e neonati che non sono richiesti e che non possiamo più portare. In questo caso dobbiamo provvedere a spedire questo materiale alle sedi della Caritas di tutta Italia e destinarli ad altre emergenze. Una cosa è certa: gli italiani hanno un cuore grande, ma per supportare una così grande gara di solidarietà ci vuole ordine e organizzazione”.