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Riapertura senza banchi per i bambini della scuola elementare ‘Gescal-Montale’

Il Consigliere Rapposelli: "E' una vergogna, giunta incompetente"

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“Niente banchi e sedie, primo giorno di scuola in piedi per i bambini della scuola elementare ‘Gescal-Montale’ dei colli di Pescara. Colpa dell’incapacità amministrativa e programmatoria e dell’incompetenza conclamata dell’assessore alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Iacovo e di una struttura organizzativa, quella dell’Ufficio Pubblica istruzione, completamente allo sbando e in balìa delle onde. A farne le spese sono stati gli studenti della terza classe, sezione B che sono stati costretti a seguire il primo giorno di lezione in piedi come i cavalli, o, alla meno peggio, seduti per terra, con le gambe incrociate, tra l’imbarazzo, naturale, di docenti e dirigenti che pure avevano fatto richiesta al Comune per i nuovi arredi scolastici nel febbraio 2016, dunque quattro mesi prima della chiusura dello scorso anno scolastico e sette mesi prima della riapertura di quello nuovo. Ovviamente intendiamo andare a fondo della vicenda e presenteremo un accesso agli atti per capire perché la giunta Alessandrini, ormai sulla via del ‘rompete le righe’, non è riuscita neanche a ottemperare a una procedura elementare e di routine”.

A denunciare l’accaduto è stato il consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio Rapposelli, ex assessore provinciale con delega proprio all’Edilizia scolastica.

“Il grave episodio registrato stamane è veramente l’ultima cosa che ci saremmo aspettati – ha commentato il consigliere Rapposelli -. Tutti sapevano che oggi gli studenti delle scuole elementari sarebbero tornati in aula, e quando le mamme e i papà stamane hanno accompagnato a scuola i bambini della ‘Gescal-Montale’ non avrebbero mai pensato di trovarsi dinanzi ad aule vuote, prive di tutto. Non c’erano i banchi, non c’erano le sedie per gli studenti che, ovviamente, dovevano comunque restare in aula. Semplice quanto assurda la spiegazione: l’ottima dirigente scolastica, la professoressa Petracca, registrando la necessità di cambiare gli arredi ormai vecchi della scuola, nel febbraio 2016 ha inoltrato la relativa istanza al Comune, responsabile della conduzione delle scuole materne, elementari e medie, istanza seguita da numerosi solleciti, chiedendo la fornitura per l’anno scolastico 2016-2017, dunque parliamo di una richiesta presentata con 7 mesi di anticipo, proprio per mettere il Comune nelle migliori condizioni per svolgere tutta la procedura di gara d’appalto e di affidamento del servizio.

Peccato che quella richiesta, puntualmente protocollata in Comune, si sia arenata tra l’indifferenza degli uffici tecnici della pubblica istruzione e un assente, quanto distratto, assessore Di Iacovo che non si è mai visto nella elementare ‘Gescal-Montale’ come in tutte le altre scuole di Pescara. Da quanto abbiamo appreso, sembra che appena tre settimane fa, cioè alla vigilia di Ferragosto, la lettera sia riesumata tra le carte e il servizio, in modo pasticciato, abbia indetto una gara d’appalto frettolosa per tentare di correre ai ripari. Ma si sa, la gatta frettolosa fa i micini ciechi, e oggi abbiamo visto i frutti: la ditta che si è aggiudicata la fornitura appena la scorsa settimana sembra che avesse assicurato la consegna dei nuovi arredi entro martedì scorso, o al più tardi ieri, e invece non ce l’ha fatta. E stamane, scuola aperta per il primo giorno di lezione, intere aule erano vuote, niente banchi, niente sedie, e bambini in piedi o a terra, con tutti i disagi connessi. Né sappiamo o abbiamo certezze su quando arriveranno le suppellettili e a quanto ammonta la fornitura, ossia se tutti i bambini saranno poi provvisti di banchi e sedie nuove o se alla fine la scuola sarà pure costretta ad arrangiarsi recuperando qualche pezzo d’antiquariato magari nei propri magazzini. E quanto accaduto stamane è una vergogna per il sindaco Alessandrini e per l’assessore Di Iacovo che non riescono più neanche a garantire i servizi minimi alla città.

Un buon amministratore – ha ribadito il consigliere Rapposelli -, già all’indomani della ricezione della richiesta da parte della scuola, approfittando del largo anticipo, avrebbe subito dovuto cercare le risorse necessarie per predisporre l’acquisto degli arredi. Se i soldi non c’erano in bilancio, avrebbe dovuto attingere al fondo di riserva, che ha proprio l’obiettivo di coprire le urgenze, e non per pagare festarelle e concertini; solo in ultima istanza, ma la più disperata, non potendo acquistare nuovi arredi, avrebbe dovuto verificare la presenza di materiale agibile, sicuro e riutilizzabile nelle altre scuole di propria competenza, in altre parole avrebbe dovuto fare ogni atto utile per impedire che i bambini tornassero in aule vuote, senza trovare neanche una sedia, una vergogna che mai abbiamo permesso in Provincia dal 2009 al 2014. Al Comune tale episodio gravissimo denota che nella macchina politico-amministrativa non funziona alcunché: non funzionano sindaco e giunta, e non ne avevamo dubbi, e non funziona l’Ufficio Pubblica Istruzione, assolutamente impreparato ad affrontare l’emergenza. Ora scatterà l’indagine interna: innanzitutto faremo un accesso agli atti per capire quando è partita la gara d’appalto del Comune per la fornitura degli arredi e come si è svolta la procedura, con la possibilità anche di leggere la corrispondenza intercorsa tra uffici-impresa e uffici-giunta comunale. Quindi adotteremo tutte le misure amministrative affinchè chi ha sbagliato vada a casa, a partire dall’assessore Di Iacovo”.

 

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