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Esplosione nella fabbrica di fuochi artificiali Di Giacomo: ritrovati dilaniati i resti dei corpi dei tre dispersi

a cura della redazione
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Ore 16:28 - 27 luglio
Sono cominciate questa mattina le operazioni di rastrellamento dell'area interessata dall'esplosione. L'intervento ha consentito di rinvenire altri resti dei cadaveri. Al termine degli accertamenti preliminari, il pm Giusti affidera' al medico legale Ildo Polidoro l'incarico per effettuare l'autopsia sui corpi dei quattro: Alessio, rinvenuto poco dopo l'esplosione, e gli altri tre, trovati ieri pomeriggio, Mauro, Federico e Roberto, tutti componenti della famiglia Di Giacomo. L'autopsia presumibilmente sara' eseguita nei primi giorni della prossima settimana. Sempre Polidoro si e' occupato ieri, sul posto, di una prima ispezione dei corpi. Sulla vicenda la Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti per disastro colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni colpose. Nel corso delle operazioni di messa in sicurezza, bonifica e recupero dei corpi, l'unica cosa rinvenuta intatta e' una statua di Santa Barbara, protettrice dei vigili del fuoco, anche loro coinvolti nello scoppio e rimasti feriti. Forze dell'ordine e abitanti della zona parlano anche di un cane, scampato alla tragedia, perche' legato a una pianta di olivo della collina.

Ore 20:00
I resti dei corpi dei tre dispersi, Mauro, il fratello Federico, di 45 e 50 anni, e il nipote Roberto di 39 anni, sono stati rinvenuti dilaniati e a una ventina di metri di distanza l'uno dall'altro, il che dimostrerebbe che erano insieme. Il ritrovamento e' avvenuto nella zona del fosso, tra gli arbusti. Si sta procedendo ai rilievi, da parte dei Carabinieri di Montesilvano e Pescara, con gli artificieri di Carabinieri e polizia, vigili del fuoco e il personale del 118. Si attende l'arrivo del medico legale, per poi procedere al recupero dei corpi, e dei Carabinieri del Ris. Le salme saranno trasportate all'obitorio di Pescara, a disposizione della magistratura.

Ore 16:59
Sono stati ritrovati i corpi dei tre dispersi per l'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio. Ne ha dato notizia a Pescara il sottosegretario all'interno con delega ai vigili del fuoco Giampiero Bocci, insieme al capo dipartimento dei vigili del fuoco Francesco Paolo Tronca. Con loro anche Alfio Pini, capo del Corpo nazionale dei vigili, tutti a Pescara per una visita istituzionale al comando provinciale dei vigili, in viale Pindaro. Ad accoglierli il comandante provinciale Pietro Di Risio e il prefetto Vincenzo D'Antuono. I resti dei dispersi sono stati trovati tra le macerie.

Ore 15:22
Una parte del materiale rimosso, circa 100 chili di botti, e' stata fatta esplodere dagli artificieri dopo il prelievo e il trasporto in un luogo sicuro della zona. Si tratta di botti pericolosi, alcuni dei quali in confezioni bruciate dalle fiamme divampate ieri. La parte restante del materiale gia' rimosso e portato via da Villa Cipressi, circa 350 chili, e' finita in deposito, trattandosi di materiale non a rischio. Altro ancora si trova tuttora nella zona del rogo e si dovra' decidere se va rimosso. La decisione spetta al magistrato, e si attende per questo l'arrivo di un perito a Citta' Sant'Angelo. Ad occuparsi di queste operazioni sono tre artificieri della polizia e uno dei Carabinieri. Nella zona del rogo sono arrivati dei muletti e da questa mattina sono a disposizione delle sacche per le salme, messe a disposizione dalla Asl. Per tutta la notte e' rimasto attivo un presidio di soccorso medico per i parenti delle vittime, allestito ieri nei pressi della zona posta sotto sequestro.

Ore 14:42
"La situazione e' abbastanza stabile". Lo ha detto il prof. Tullio Spina, direttore Unita' operativa di anestesia e rianimazione dell'ospedale di Pescara, a proposito del vigile del fuoco rimasto ferito ieri dall'esplosione. "Abbiamo ripetuto degli esami Tac total body - ha proseguito - per vedere se ci sono novita' perche' ha delle lesioni ossee importanti e in piu' ha delle contusioni importanti da schiacciamento a livello dell'addome, per cui c'e' stato il dubbio sin da subito di una possibile lesione dell'intestino, che attualmente pero' sembra non ci sia. Ha anche delle contusioni a livello pancreatico e dei grossi vasi addominali. E' sotto sedativi, e' intubato, ventilato meccanicamente ed e' quindi sotto stretta osservazione. La prognosi ovviamente e' riservata. Dobbiamo aspettare almeno 24/48 ore per avere un quadro un po' piu' chiaro: le possibilita' ci sono, pero' le complicanze in questi pazienti, soprattutto quelle tardive, sono in agguato perche' e' sempre un paziente intubato e ventilato".

Ore 13:30
Il comitato organizzatore della manifestazione "Dall'Etna al Gran Sasso", in corso da qualche giorno a Citta' Sant'Angelo nell'ambito del gemellaggio con Nicolosi, ha deciso questa mattina di dichiarare chiusa la manifestazione, a seguito dell'esplosione avvenuta ieri nella fabbrica di fuochi d'artificio "Fratelli Di Giacomo" di Villa Cipressi. Gli appuntamenti dovevano andare avanti fino a domenica. Gia' ieri il sindaco Gabriele Florindi aveva sospeso tutti gli spettacoli e gli intrattenimenti musicali, ma questa decisione ha sollevato perplessita' in paese, perche' molti avrebbero preferito uno stop totale sin da subito.

Ore 12:18
Le forze impegnate sul posto si augurano di terminare in giornata le operazioni di messa in sicurezza per poi procedere alla rimozione delle macerie e quindi alla bonifica, con l'arrivo dei Ris. Nella notte, a causa della brezza, c'e' stato il pericolo di ripresa del fuoco per cui e' stato necessario attivare il Canadair, in azione gia' da ieri sulla vasta area interessata al rogo. Nell'area c'e' ancora un deposito inesploso, per cui la situazione e' di forte rischio. Nelle ultime ore sta circolando l'ipotesi che l'esplosione di ieri sia partita dal deposito giudiziario contenuto nell'area aziendale dei fratelli Di Giacomo ma per gli esperti e' improbabile che le cose siano andate cosi', considerato che quel materiale non viene movimentato, dopo il sequestro da parte delle forze dell'ordine, e la lavorazione di fuochi pirotecnici avviene altrove. Della famiglia Di Giacomo si è salvato Adriano, che ieri, invece di stare con i fratelli Mauro e Federico, era andato in centro a Città Sant'Angelo per una visita medica. "Non avevamo operai - dice tra i singhiozzi - era un'azienda familiare, la migliore d'Abruzzo". Adriano non riesce a capacitarsi: "Era il miglior laboratorio d'Abruzzo, avevamo rifatto tutto da capo, era tutto nuovo. Belle coperture, tutte coibentate, muri da 40 centimetri".

Ore 10:07 - 26 luglio
All'alba di oggi sono riprese le operazioni di bonifica del sito. Nella notte sono esplosi alcuni petardi e alcuni piccoli roghi si sono riaccesi. Sarebbe stato il deposito giudiziario di botti illegali ad esplodere per primo ieri mattina nell'azienda dei fratelli Di Giacomo. Testimoni e prime ipotesi d'indagine confermano che l'incidente ha avuto origine non nella fabbrica Di Giacomo, ma nella casamatta giudiziaria. Sono state complessivamente due le esplosioni che ieri hanno devastato la collina a Villa Cipressi, provocando quattro morti. La prima, intorno alle 10.15, si è verificata nel deposito autorizzato nel quale le forze dell'ordine conservavano in deposito giudiziario tutti i botti sequestrati illegalmente nelle varie indagini in Abruzzo. La seconda esplosione, che ha ucciso il giovane Alessio Di Giacomo, il cui corpo è stato l'unico ritrovato al momento, è avvenuta nella fabbrica. Non ci sono più speranze per il padre Mauro (45) e lo zio Federico (50), insieme all'altro parente Roberto (39). Miracolosamente illesa un'anziana di 92 anni.

Ore 20:24
"L'Assemblea regionale e' vicina al dolore dei cittadini di Citta' Sant'Angelo per il dramma che oggi si e' consumato nell'esplosione dell'azienda di Villa Cipressi. Una terribile tragedia, che colpisce non solo la Vostra comunita', ma gli abruzzesi tutti". Con questo messaggio il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha espresso la sua vicinanza al sindaco di Citta' Sant’Angelo, Gabriele Florindi, per l'incidente avvenuto questa mattina. "Esprimo a nome mio personale e del governo il piu' profondo cordoglio alle famiglie coinvolte nella tragica esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio Di Giacomo e gli auguri di pronta guarigione ai feriti, tra cui i quattro vigili del fuoco rimasti colpiti dallo scoppio mentre erano impegnati nelle operazioni di soccorso". Lo afferma in una nota il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini.

Ore 19:37
Si sono fatte sempre piu' deboli, con il passare delle ore, le speranze di trovare vive le tre persone disperse. Le ricerche da parte dei carabinieri sono state sospese - e per i militari dell'Arma si tratta ufficilamente di dispersi - e riprenderanno domani mattina contestualmente alla bonifica dell'area da parte degli artificieri. Man mano che proseguivano le ricerche nella giornata di oggi, pero', si spegnavano le speranze di trovare in vita i tre, tutti componenti della famiglia Di Giacomo. Per Alessio, il 22enne figlio di Mauro, che era il titolare, non c'e' stato niente da fare: e' morto sul colpo dopo la seconda deflagrazione, nonostante gli fosse stato consigliato di non avvicinarsi. Della stessa famiglia sono rimasti feriti un altro figlio del titolare, Gianmarco, ricoverato in prognosi riservata, e il nipote Giordano (30 giorni di prognosi), oltre alla madre di 87 anni (8 giorni di prognosi). Illesa la bandante. Dei cinque vigili del fuoco feriti, il piu' grave e' in prognosi riservata in Chirurgia uno. L'area interessata a questo episodio, che e' stata sequestrata, e' ancora cosparsa di materiale inesploso per cui e' particolarmente pericolosa e potrebbe attivarsi in qualsiasi momento una nuova esplosione. Per questo sara' piantonata da parte delle forze di polizia e dai vigili del fuoco, anche per evitare l'ingresso dei curiosi. Due abitazioni sono state evacuate e dichiarate inagibili mentre le case circostanti hanno subito danneggiamenti dei tetti e degli infissi, causati dai detriti dell'esplosione e dal notevole spostamento d'aria.

Ore 18:07
Per spegnere i roghi che da questa mattina sono in corso a Villa Cipressi di Citta' Sant'Angelo dopo l'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio, stanno lavorando anche elicotteri e un Canadair, così da far arrivare l'acqua direttamente sulla zona interessata. Sul luogo dell'incidente e' arrivato anche il pm di turno, Annalisa Giusti. Il prefetto Vincenzo D'Antuono ha fatto sapere che "tutta la zona sara' circoscritta, transennata e sottoposta a tutela e sara' bonificata. Ci sono ancora delle fonti di rischio per i cittadini e sono al lavoro artificieri e vigili del fuoco. Saranno necessari giorni, probabilmente. I focolai di incendio sono motivo di attenzione, considerato che alla base di tutto c'e' la polvere pirica. La sala della protezione civile in prefettura e' stata attivata immediatamente e sara' chiusa quando sara' conclusa la situazione, cioe' quando non ci sara' piu' alcun rischio. Solo allora metteremo la parola fine a questa tragica, drammatica situazione". Quanto alle cause "sono in corso accertamenti tecnici. Sono diverse le ipotesi ma non si puo' arrivare a nessuna conclusione".

Ore 17:59
Per appurare cosa sia accaduto a Villa Cipressi e cosa abbia determinato l'esplosione della fabbrica di fuochi artificiali, con annessa vendita di articoli pirici, sono arrivati sul posto i carabinieri del Ris di Roma. Nella zona interessata alle tre esplosioni (la prima simile a un fungo) ci sono da questa mattina i Carabinieri della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, quelli del Nucleo Investigativo, con il capitano Eugenio Stangatone, e il personale della questura di Pescara, con il dirigente delle volanti Alessandro Di Blasio. E' stato creato un punto di raccolta per amici e parenti della famiglia Di Giacomo e una tenda e' stata allestita per i soccorsi. Il raggio di azione dei 'botti' e' stato di cinque chilometri. Quando si e' diffuso il nome del giovane deceduto a Villa Cipressi e' tornato il sindaco Florindi, che aveva raggiunto il Comune per collaborare con la Protezione civile provinciale.

Ore 17:40
Per uno dei vigili del fuoco investiti dall'esplosione a Villa Cipressi di Citta' Sant'Angelo e' stato necessario un intervento chirurgico, avendo riportato diversi traumi. Gli altri invece sono rimasti feriti in maniera lieve e non sono in pericolo. Tra i feriti ci sono i componenti della prima squadra dei pompieri arrivata a Villa Cipressi, che sono stati investiti dalla seconda esplosione, avvenuta alle 10.45 (la prima alle 10,15 circa). Complessivamente gli operatori arrivati nell'area per i soccorsi sono circa 300, in base a una stima del 118. Nel pomeriggio sono giunti nella zona anche il vice presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa che ha ricordato un altro episodio drammatico avvenuto in questo comune, e cioe' l'incendio nell'azienda Terra Verde, e il consigliere comunale Alfredo Cremonese.

Ore 15:56
Le persone disperse dopo l'esplosione sono Mauro Di Giacomo, 45 anni, titolare della fabbrica e padre della vittima, Federico Di Giacomo, fratello del titolare, e Roberto Di Giacomo, di cui al momento non si conosce il grado di parentela con il proprietario dell'azienda. Tra le persone messe in salvo dai soccorritori la nonna della vittima e la badante. Quest'ultima e' stata portata in salvo dai carabinieri del radiomobile di Montesilvano prima della seconda esplosione. La nonna e' stata recuperata subito dopo ed e' stata trasportata all'ospedale di Penne. La donna, malata di alzheimer, ha riportato ferite lievi. Tra le persone che si sono salvate Gian Marco Di Giacomo, fratello della vittima, e Giordano Di Giacomo, che si e' rifugiato nel bunker.

Ore 13:30
Apparterrebbero alla stessa famiglia sia i dispersi sia la persona deceduta, tutti della famiglia Di Giacomo, i proprietari della fabbrica esplosa. La zona è totalmente rasa al suolo, sembra una zona di guerra con macerie e calcinacci sparsi ovunque a grande distanza e i campi intorno che continuano a bruciare. Tra i feriti ci sono anche dei Vigili del Fuoco che sono rimasti coinvolti durante le operazioni di soccorso.

Ore 13:00
Estratta dalle macerie una donna che è stata immediatamente portata al pronto soccorso, non si sanno le sue generalità.

Ore 12:40
La vittima è il figlio del titolare della fabbrica: il suo nome è Alessio Di Giacomo. Il giovane è stato soccorso dopo la prima esplosione dal personale del 118. Gli e' stato detto di stare lontano dalla zona interessata al boato ma lui ha comunque voluto raggiungere l'area ed e' stato investito dalla seconda esplosione che lo ha travolto.

Ore 12:00
Ci sono state altre 3 esplosioni successive alla prima e ci sono attualmente 7 persone disperse, un morto e 3 feriti molto gravi.

Ore 10:45
L'esplosione è avvenuta in una fabbrica di fuochi d'artificio di Elice, sul posto ci sono i Vigili del Fuoco che lavorano per spegnere l'incendio. Non ci sono ancora notizie su eventuali vittime o feriti nè sulla causa dell'esplosione.

Ore 10:40
Pochi istanti fa un nostro lettore da Città Sant'Angelo ci ha segnalato che si è sentito un fortissimo boato in lontananza e, dopo essersi affacciato, ha notato del fumo nero in lontananza.

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