Una Sala consiliare gremita ieri ad ascoltare a Montesilvano le ragioni del Sì con il Presidente emerito della Camera dei deputati, Luciano Violante. Un appuntamento, organizzato dalla segreteria cittadina del PD e promosso dal Comitato regionale Sinistra per il Sì.
Tra relatori presenti, i contributi tecnici del prof. Rocco D'Alfonso che ha ricostruito a livello storico le spinte motivazionali al cambiamento della Carta già a partire dai padri costituenti; il prof. Romano Orrù, che in qualità di docente di diritto pubblico presso l'Università degli studi di Teramo, ha illustrato dal punto di vista tecnico i punti salienti della riforma della seconda parte della Costituzione.
Da Professore di diritto, oltre che essere stato giovane assistente di Aldo Moro, Luciano Violante, con slide al seguito, ha catturato la platea in un clima attento e partecipato anche con domande del pubblico, approfondendo dal punto di vista giuridico, storico e politico gli effetti della riforma in comparazione all'assetto istituzionale vigente. In un misto tra lezione accademica e dialogo disteso, tra i punti trattati da Violante: la difficoltà di democrazia, il principio di non decisione, la spesa sociale, la democrazia decidente, i contrappesi ai poteri del presidente del consiglio, i tempi di approvazione delle leggi, le funzioni del senato, le principali obiezioni e repliche.
"Certamente – ha commentato - il referendum non è il giudizio universale, né si apriranno scenari catastrofici in caso di vittoria dell'una o dell'altra parte. Il Sì e il No hanno pari dignità e meritano uguale rispetto ma hanno effetti del tutto diversi e di questi effetti occorre discutere. Se vince il No il sistema non cambia, continueremo nella instabilità e confusione delle regole. Se vince il Sì, si apre una nuova stagione per la modernizzazione e dignità del paese e decideremo sul futuro".
"La modifica al referendum è insita nel patrimonio genetico della Costituzione - ha aggiunto la Segretaria cittadina PD Romina Di Costanzo – citando il giudice emerito della Corte costituzionale Sabino Cassese,i padri costituenti Meuccio Ruini, Piero Calamandrei e Giuseppe Dossetti. Essa rappresenta una sfida importante anche sul piano generazionale: un appuntamento al quale i giovani e tutti colori i quali guardano al futuro con la speranza di renderlo un luogo di possibilità , e non paura, non possono mancare. E'arrivato il tempo che le nuove generazioni si prendano la responsabilità di costruire il proprio avvenire".
Presenti anche il Segretario regionale PD Abruzzo Marco Rapino. Tra la platea diversi amministratori, consiglieri comunali e segretari di circolo dei comuni limitrofi.
A moderare l'incontro la consigliera provinciale PD Leila Kechoud, che coordina a livello provinciale la rete dei comitati "Sinistra per il Sì".