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Centodeci bambini senza copertura dell'asilo nido. Cerolini: "Chiediamo un incontro con il sindaco"

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“Dopo due settimane di attesa, abbiamo inviato questa mattina al sindaco Alessandrini la richiesta di un incontro sul ‘caso’ della difficile situazione inerente l’assenza di posti nei nidi d’infanzia comunali e l’annullamento di tutte le convenzioni con i nidi privati. Sono ben 110 i piccoli rimasti in lista d’attesa dallo scorso primo settembre, ovvero 100 famiglie che, in assenza di risorse personali, si vedono costrette a ricorrere ai nonni o alla babysitter per la gestione dei piccoli, quando addirittura la mamma non è costretta a rinunciare al lavoro. Con il sindaco e con l’assessore al Bilancio Giuliano Diodati vogliamo aprire un Tavolo di concertazione per l’individuazione nel nuovo bilancio di previsione, in fase di redazione, delle risorse finanziarie necessarie a riattivare, già dal prossimo primo bilancio, le convenzioni con le strutture private”.

Lo ha annunciato il Coordinatore cittadino di Forza Italia Guido Cerolini ufficializzando la lettera inviata al sindaco Alessandrini e all’assessore al Bilancio Giuliano Diodati.

“Nelle ultime settimane – ha ricordato il Coordinatore Cerolini nella sua lettera - sono formalmente stato investito da alcune famiglie della grave problematica che sta gravando sulla serenità di giovani coppie che si sono viste privare di un servizio fondamentale che deve rientrare tra le iniziative della cosiddetta ‘politica della famiglia’. E mi riferisco ai 220 genitori dei 110 bambini rimasti in lista d’attesa dei nidi comunali per l’annualità 2016-2017. Come sicuramente il sindaco ben saprà, in qualità di primo cittadino e capo dell’esecutivo comunale, da quest’anno il Settore pubblica istruzione ha cancellato ogni tipo di convenzione con i nidi privati della città (appena 3 per la verità quelli ormai rimasti in piedi nel 2014 e nel 2015) che rappresentava un importante ausilio per molte famiglie, ovvero, quei bambini che rimanevano esclusi dai nidi comunali per sovrannumero, avevano modo di scegliere un nido privato in cui poter portare i propri bambini, di età compresa tra 0 e 3 anni, pagando la stessa retta che avrebbero pagato in un nido comunale. Era ovviamente il Comune a farsi carico di pagare l’eventuale eccedenza inevitabilmente richiesta dal nido privato. A partire dal 2009, attraverso il Progetto ‘Un Nido per tutti’ addirittura offrivamo ben 12 nidi privati autorizzati in alternativa alle famiglie, arrivando persino ad azzerare le liste d’attesa, un progetto che abbiamo finanziato e portato avanti per diversi anni. Purtroppo l’Amministrazione del sindaco Alessandrini ha cancellato anche le convenzioni ancora in piedi con appena 3 soli nidi, arrecando un grave danno alle famiglie che, dopo due anni di frequenza, hanno visto interrompersi il percorso didattico-formativo dei propri bambini, o comunque oggi non hanno alcuna alternativa al nido comunale, salvo accollarsi per intero costi spesso improponibili per le rette private. In altre parole, lo scorso primo settembre, la giunta Alessandrini ha consapevolmente abbandonato 110 famiglie. Peraltro il sindaco ben sa che, seppure alcuni di quei 110 bambini riuscissero a entrare nei nidi comunali per slittamenti o rinunce, comunque quel numero abnorme non scenderà mai sotto le 90-80 unità nell’ipotesi più ottimistica e realistica.

Ovviamente – ha affermato il Coordinatore Cerolini - non riteniamo accettabile una tale decisione e per questa ragione chiedo un incontro, al quale parteciperò con una delegazione di titolari di nidi privati e di genitori coinvolti nella problematica, con l’intento di addivenire a una soluzione facile e a portata di mano, ovvero riaprire, nel redigendo bilancio di previsione pluriennale e annuale, un capitolo di spesa ad hoc per riavviare le convenzioni con i nidi privati autorizzati, rilanciando il progetto ‘Un Nido per Tutti’ al fine di garantire, già a partire dal primo gennaio 2017, un sostegno economico adeguato a quelle famiglie che, rimaste fuori dai nidi comunali, potranno scegliere di portare i propri piccoli in un nido privato, pagando solo una parte della retta. Mi auguro che il sindaco Alessandrini non voglia trincerarsi dietro il pretesto del ‘predissesto’ perché è evidente che un tale investimento, comunque irrisorio rispetto a un bilancio comunale, può tranquillamente prevedere una compartecipazione regionale, com’è sempre accaduto in passato. A questo punto restiamo in attesa di essere convocati, pronti, chiaramente, ad assumere ulteriori iniziative in caso di un assordante silenzio da parte dell’amministrazione”.

 

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