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"Questo non è amore " : la Polizia di stato incontra gli studenti

Giornata contro la violenza sulle donne all'Acerbo

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Il 25 novembre 2016, in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, nell'Aula Magna dell' Istituto Acerbo, si è svolto un incontro sul tema, a cura della Polizia di Stato, a cui hanno partecipato  15 classi.

Un ringraziamento speciale dalla comunità scolastica va alla Questura di Pescara che ha scelto l'istituto Acerbo  per celebrare questa giornata con  il progetto "....QUESTO NON È AMORE" : gli operatori intervenuti  hanno presentato casi reali , anonimi,  avvenuti nella nostra città ,foto  e filmati che nella loro crudezza e crudeltà hanno coinvolto gli studenti (350 in due turni ) nella presa di coscienza di una realtà che richiede un cambiamento culturale e di atteggiamento che solo la formazione alla cittadinanza può produrre.Nel giardino della scuola è stato collocato per tutta la mattinata il camper della Polizia volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi della violenza di genere e accogliere ed aiutare le persone vittime di tali comportamenti.
Il progetto  "...Questo non è amore", intende educare alla relazione nel rispetto integrale della persona, e si rivolge alle giovani generazioni, per sensibilizzare all'attenzione  verso l'altro, come  persona portatrice di valori e di una identità da riconoscere intoccabile, sia negli atteggiamenti  di prevenzione che nella tutela, da offrire in caso di offese e molestie. 

Sono stati molti gli spunti di riflessione,  sia con le immagini di violenze subite da giovani donne,  che attraverso le storie e le esperienze condivise con gli Studenti  dal vice questore Pellegrini e dalI'ispettore Di Cintio , che da anni sono in campo per assicurare l'aiuto necessario alle vittime, spesso inconsapevoli di avere diritto ad una vita libera dall'incubo dello stalking o peggio, proprio perché "spossessate" della loro identità e aggredite nella loro intimità.
Si è  rilevato che il fenomeno è particolarmente aberrante, perché colpisce attraverso gli affetti, che sono in realtà manifestazioni di relazioni malate, nate dalla mentalità disturbata tanto diffusa oggi, che nega valore all'altro in nome dell'affermazione di sé e del proprio desidero di potere, che privilegia aggressività e volgarità, che usa la sessualità senza curare i sentimenti, e distorce il senso dei rapporti nell'ottica del nichilismo  delle emozioni forti. 
Sono state enfatizzate le varie forme di devianza dal corretto comportamento,  a cominciare dall'uso troppo disinvolto dei social network al bullismo, spesso giudicato solo come "scherzo di cattivo gusto", fino agli stili di vita talmente disinibiti (molte volte conseguenza di dipendenza da alcol e sostanze) , che portano i ragazzi a  non accettare il rifiuto di una relazione fisica non gradita ed a perpetrare vere e proprie violenze sessuali. 
Anche il racconto delle violenze in famiglia sui minori è stato un momento forte e intenso, per la durezza della realtà che porta alla luce. Gli studenti intervenuti dopo l'incontro hanno continuato il dibattito in classe con i loro docenti , dimostrando che hanno riconosciuto come spetti a loro dare un volto diverso e veramente più civile al futuro.

 

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