I Carabinieri di Pescara hanno sequestrato questa mattina un chilo di eroina pura, che avrebbe fruttato sul mercato 120mila euro circa, a un pregiudicato 46enne di Pescara. Il sequestro e' avvenuto nell'ambito delle indagini sul ferimento del pregiudicato Claudio Di Risio, 51 anni, ex componente della banda Battestini, gambizzato l'11 luglio scorso sotto casa.
Per quell'episodio i Carabinieri hanno arrestato, dopo il ferimento di Di Risio, un 33enne, a cui oggi hanno notificato una nuova ordinanza di custodia di custodia cautelare in carcere. La competenza su queste indagini e' infatti cambiata ed e' passata - in base alle disposizioni impartite dal Procuratore Antimafia Fausto Cardella - alla Direzione Distrettuale Antimafia.
L'ordinanza notificata oggi e' del gip de L'Aquila Giuseppe Romano Gargarella e fa rifemento a reati che vanno dalle lesioni personali gravi alla detenzione e porto illegale di armi da sparo. Proprio nell'ambito delle perquisizioni disposte dal pm distrettuale titolare dell'inchiesta, Antonietta Picardi, finalizzate alla ricerca dell'arma del ferimento di Di Risio, e' stata trovata la droga.
I controlli domiciliari, una decina, hanno riguardato soggetti ritenuti vicini al 33enne e in grado potenzialmente di occultare la pistola calibro 45 utilizzata per il ferimento dell'ex appartenente alla banda Battestini. Dell'arma nessuna traccia, ma a casa del pregiudicato 46enne e' stata scovata la droga, di cui l'uomo ha cercato di disfarsi lanciando due involucri dalla finestra.
Sono stati recuperati al volo dal cane antidroga appostato proprio sotto la finestra della camera da letto dell'uomo, che e' stato arrestato. Ora i Carabinieri puntano a comprendere se ci sia un nesso tra il ferimento del Di Risio e il rinvenimento di un quantitativo cosi' ingente di eroina.