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Sinistra Italiana: "No al centro per il trattamento dei fanghi a Piano di Sacco"

Daniele Licheri: con noi la maggioranza del Comune di Città Sant'Angelo

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No deciso di Sinistra Italiana di Città Sant'Angelo e maggioranza al trattamento dei fanghi a Piano di Sacco, strumentali gli attacchi di Perazzetti e Travaglini

E' ferma la volontà di Sinistra Italiana e dell'intera maggioranza di Città Sant'Angelo di bloccare il progetto del centro per il trattamento dei fanghi della ditta Nicolaj, a Piano di Sacco.

“Si tratta di un'attività capillare sul nostro territorio che portiamo avanti da anni – affermano i Circoli di Sinistra Italiana Città Sant'Angelo ed Elice per voce di Daniele Licheri - partecipando in prima linea ad assemblee pubbliche, come quella di tenutasi proprio a Piano di Sacco qualche settimana fa, producendo atti e documenti pubblici che, per esempio, hanno scongiurato la realizzazione, sempre a Piano di Sacco, di una discarica prevista dal Piano Provinciale di Gestione Rifiuti. Gli atti a cui si riferiscono i consiglieri di minoranza, tra l'altro prodotti quando Sinistra Italiana non era presente, sono documenti che mostrano la compatibilità urbanistica (al Piano Regolatore Vigente) e non ambientale dell'impianto. Per ottenere la compatibilità ambientale sono infatti necessarie autorizzazioni di vari enti che vanno sottoposti al giudizio del Comitato VIA regionale che si pronuncerà in merito alla compatibilità ambientale sull'impianto di trattamento fanghi. Ricordiamo – prosegue Licheri - che anche il Comune di Montesilvano è stato coinvolto in questa vicenda: la nostra vice sindaco Alice Fabiani ha chiesto al sindaco Maragno di deliberare, e quindi prendere posizione, in merito alla realizzazione di questo impianto in quanto le conseguenze riguarderebbero anche la cittadina costiera in termini ambientali (inquinamento delle qualità delle acque) e in termini di aumento di traffico merci con inquinamento anche del traffico atmosferico".

"Per quanto riguarda poi il caso ‘Terra Verde’ il Comune è stato costretti a rinunciare all'impugnazione perché era decaduta la motivazione (inquinamento del suolo) con la quale avevamo aperto la causa contro la ditta: a seguito dei rilievi Arta, infatti, si è riscontrato che l'area non risulta ad oggi inquinata, a livello di suolo, dall'incendio sviluppatosi qualche anno fa nel sedime della ditta di lavorazione dei rifiuti. Alla minoranza ‘poco informata’ forse queste nostre ‘battaglie’ al fianco dei cittadini e dei comitati ambientalisti non interessa, interessa solo poterla strumentalizzare. Per noi – conclude Daniele Licheri - la tutela ambientale e la salute dei cittadini è sempre al primo posto e lo garantiremo sempre con la nostra presenza nella maggioranza. Questo non è il tempo nè di polemiche sterili, nè campagne elettorali, è il tempo del lavoro e del dialogo con i cittadini a prescindere dalla propria appartenenza politica. Per noi sviluppo eco-sostenibile non è un slogan politico vuoto ma una priorità del nostro impegno politico quotidiano”.

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