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Comunicati ufficialmente dall'ARTA i risultati sulle analisi delle acque prelevate tra Pescara e Francavilla

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“Lo sversamento temporaneo di liquami registrato domenica scorsa alla foce del fosso Pretaro, sul territorio di Francavilla al Mare, non ha interferito con la balneabilità della costa pescarese, anche al confine con la stessa Francavilla. La conferma ufficiale, già ufficiosamente anticipata nei giorni scorsi, è arrivata con l’esito dei campionamenti eseguiti dall’Arta che ha fortunatamente ribadito la buona qualità delle acque del mare sul litorale di Pescara, dove i livelli dei colibatteri non hanno mai superato i limiti di legge. Un verdetto atteso che, facendoci tirare un sospiro di sollievo, comunque ci permette di rassicurare in maniera concreta operatori del mare e bagnanti, confermando la bontà della linea di prudenza assunta in questi giorni, anche se resta alta l’attenzione nei confronti dell’Aca che deve garantire il perfetto funzionamento di tutte le pompe di sollevamento della città che rientrano nella sua competenza, perché sversamenti come quelli registrati domenica scorsa sono inaccettabili, specie nel pieno della stagione estiva”. Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia ufficializzando l’esito dei prelievi eseguiti dall’Arta.

“Domenica scorsa – ha ricordato il sindaco Albore Mascia – intorno alle 15, diversi bagnanti in acqua hanno visto chiaramente e improvvisamente una macchia di colore marrone-scuro fuoriuscire dalla foce del Fosso Pretaro, esattamente al confine tra Pescara e Francavilla al Mare, nelle acque antistanti gli stabilimenti balneari ‘Ombretta’ su Pescara e ‘Sabbia d’Oro’ su Francavilla al mare, a 70 metri dalla costa. Una macchia scura e maleodorante: subito gli stessi bagnanti hanno richiamato l’attenzione dei bagnini e degli operatori del mare che, prudenzialmente e correttamente, hanno fatto uscire dall’acqua tutti i bagnanti e, contemporaneamente, hanno allertato le unità della Capitaneria di porto, giunte sul posto con una motovedetta e un battello.

Verificata la presenza della problematica, la stessa Capitaneria ha eseguito il prelievo di alcuni campioni d’acqua che sono stati consegnati al laboratorio dell’Arta per i primi esami che ho chiesto venissero eseguiti con la massima celerità e urgenza, dando loro la priorità assoluta, perché era indispensabile capire cosa ci fosse in quella chiazza fuoriuscita dal fosso per capire cosa fosse potuto accadere.

Già tre giorni fa l’Arta ha ufficiosamente tranquillizzato Pescara confermando che lo sversamento comunque non aveva inficiato la balneabilità della costa pescarese. E ora abbiamo avuto la conferma ufficiale con l’arrivo degli esiti dei campionamenti: due i campioni sottoposti a indagine, il primo prelevato a 100 metri a nord dalla foce di Fosso Pretaro dov’è stato rilevato un livello di enterococchi pari a 2, a fronte di un limite di legge di 200 per ogni millilitro d’acqua, e 20 escherichiacoli, a fronte di un limite di legge di 500; nel secondo punto di prelievo a 100 metri a sud della foce di Fosso Pretaro, ha evidenziato 2 enterococchi, e un livello di escherichiacoli inferiore a 10. La situazione dunque è perfettamente nella norma e il nostro mare è balneabile. Tuttavia è evidente che quello di domenica è stato un episodio che non possiamo tollerare e che ci impone un ulteriore supplemento d’attenzione”.

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