Dopo la tragedia di Città Sant'Angelo, che ha portato alla morte di quattro persone per l'esplosione di una fabbrica di fuochi d'artificio, sono stati intensificati i controlli presso le aziende che trattano materiale pirotecnico.
E proprio a Città Sant'Angelo, nel corso di un servizio di controllo di vigilanza e prevenzione sul commercio e la detenzione di "botti", la polizia amministrativa, con l'ausilio della squadra artificieri, ha proceduto al sequestro di artifici pirotecnici gia' collegati fra loro in serie.
Erano nella disponibilita' di un 23enne, a Citta' Sant'Angelo, amministratore di una societa' titolare di licenza prefettizia di deposito di materiale esplodente. La normativa dispone che gli artifici, affinche' siano in sicurezza, non possono essere collegati se non nel sito predisposto per l'accensione dei fuochi, per evitare l'innesco di un'esplosione la cui potenzialità dipende dal quantitativo di materiale presente.
Il materiale, corrispondente a circa 141 chili di principio attivo, è stato sequestrato. Il 23enne e' stato denunciato.

