"Mi sento di intervenire su questa vicenda sia come Assessore al personale, per riabilitare l'operato dei nostri dipendenti a cui va tutta la mia stima per il lavoro che svolgono, sia come vice sindaco, a tutela dell'ente.
Il lavoro che l'Avvocatura comunale ha fino ad oggi condotto sulla questione di Pescara Porto è un lavoro che mette insieme il rispetto delle regole, la trasparenza e la competenza di un Ufficio organizzato da un efficace lavoro di staff. Grazie a tali capisaldi rappresentati dalla guida dell'avvocato Paola Di Marco, che per conto dell'Ente ha curato passo per passo i risvolti legali legati al progetto, l'Amministrazione Alessandrini ha avuto una linea condivisa, limpida ed efficace nel trattare la vicenda, perché venisse fatta chiarezza e venissero rispettate normative e leggi vigenti al fine di tutelare gli interessi della comunità e dell'Ente stesso.
Un orizzonte che non ha mai abbandonato le azioni fino ad oggi portate avanti, culminate con la discussione in Consiglio Comunale e che farà da riferimento anche al prosieguo del cammino davanti al Tar. Alla linea adottata né l'Avvocatura, né l'Ente rinunceranno, proprio grazie alla salda impostazione data dall'avvocato Paola Di Marco, che continuerà a seguirne il cammino, coordinando il lavoro dei colleghi che se ne occuperanno e studiando la soluzione migliore per la Città , come è sempre accaduto.
Siamo convinti che sarà così perché tale linea è la risultante di un lavoro di squadra che vede l'Avvocatura del Comune di Pescara fra le migliori e vincenti nel tutelare gli interessi della comunità , come ha fatto anche in questo caso. Una realtà che ci spinge non solo a confermare la piena fiducia su tale lavoro e sulla competenza dell'avvocato Di Marco nel coordinarlo liberamente e in piena autonomia come richiede la legge, come ha sempre fatto, ma a ribadire la certezza che gli interessi dell'Ente e della cittadinanza saranno ugualmente tutelati se posti nelle mani di legali che ne fanno parte e ne sono emanazione.
Ciò detto, non possiamo che accogliere con sconcerto il polverone sollevato a mezzo stampa da chi ha consentito l'avvio e lo sviluppo dell'iter del progetto (difendendolo anche davanti al Tar) e oggi manifesta un'improvvisa premura su chi seguirà il cammino che aspetta Pescara Porto di fronte alla Giustizia Amministrativa".