“Se il Dirigente scolastico del Liceo Scientifico ‘Da Vinci’ Giuliano Bocchia ci chiede di andare in Procura a denunciare l’utilizzo di studenti, minorenni o meno, per sgomberare dei locali dell’Istituto, vogliamo rassicurarlo, ci andremo sicuramente. Alla Procura chiederemo se ci sono profili di illegittimità in tale comportamento, e lo chiederemo anche all’Ispettorato del Lavoro. Nel frattempo, visto che lo stesso Dirigente Bocchia, ci accusa di parlare di ‘cose che non conosciamo’, ovvero delle potenzialità strutturali della sede dei Colli di un liceo su cui la Provincia-Presidente Testa, ha investito 1milione 300mila euro, vuol dire che andremo a fare le nostre verifiche, chiedendo alla Commissione comunale e provinciale edilizia scolastica un sopralluogo urgente. Insieme verificheremo se una scuola che oggi ha almeno 200 studenti in meno rispetto all’anno scolastico 2013-2014, quando abbiamo concluso i lavori, sia in grado o meno di accogliere i 210 ragazzi della succursale. Infine ricordiamo a Comune e Provincia che restano solo 68 giorni a disposizione per garantire l’apertura del plesso di piazza dei Grue entro il 13 novembre come assicurato dal vicesindaco Blasioli”.
Lo hanno ufficializzato il capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri e il consigliere comunale Fabrizio Rapposelli.
“Scopriamo oggi che il Dirigente scolastico del ‘Da Vinci’ Giuliano Bocchia ha assunto come una guerra personale un intervento politico che aveva un obiettivo chiaro: denunciare le inadempienze della Provincia, responsabile della gestione degli Istituti Superiori, e che da due anni ha abbandonato la scuola che il dirigente Bocchia guida al degrado, priva di una succursale che, a detta dello stesso dirigente, sarebbe fondamentale per accogliere almeno 210 studenti, e poi denunciare le inadempienze del Comune che, dopo aver annunciato per mesi di essersi fatto carico del problema, individuando una nuova sede per il plesso, in piazza dei Grue, scopriamo che non è vero nulla. La struttura esiste, ma vanno ancora fatti i lavori di adeguamento e allestimento delle aule e la messa in sicurezza di solai e scale, il Comune non aveva i soldi necessari, ha dovuto aspettare l’erogazione di 100mila euro dalla Regione, e a oggi i lavori non sono cominciati e il Comune non ha neanche chiuso le procedure della gara d’appalto. Forse il cantiere potrebbe aprire il 18 settembre, ma nel frattempo le lezioni ricominceranno il 9 settembre, fra tre giorni, costringendo gli studenti a fare i doppi turni. Tuttavia nel corso della conferenza stampa abbiamo scoperto un’altra vergogna, ovvero studenti del ‘Da Vinci’ usati impropriamente come ‘facchini’ per sgomberare gli spazi della struttura di piazza dei Grue, nel frattempo usati come magazzini dalla scuola stessa. Dinanzi alle nostre legittime istanze e proteste, ci ritroviamo con un Dirigente scolastico che ritiene legittimo l’utilizzo di studenti, anche minorenni, come traslocatori, al posto di ditte specializzate, e che lancia accuse e strali contro chi stava difendendo la sua scuola. Ovviamente noi proseguiamo la nostra strada in difesa non della scuola del dottor Bocchia, ma, evidentemente, in difesa dei diritti delle centinaia di famiglie che hanno iscritto i propri figli al ‘Da Vinci’ ignorando che i propri figli dovranno fare i doppi turni a scuola per mesi, almeno sino alle vacanze di Natale o, in alternativa, rischiano di studiare in mezzo a un cantiere. Nel frattempo abbiamo deciso di soddisfare anche le volontà espresse dal Dirigente Bocchia – hanno aggiunto il consigliere Rapposelli e il Capogruppo Sospiri -. Il dirigente ci ha sollecitato di parlare ‘solo di cose che conosciamo’, e allora lo facciamo, partendo dai dati dell’Ufficio Scolastico Provinciale, UPS: i numeri ci dicono che nell’anno scolastico 2015/2016 il Liceo ‘Da Vinci’ contava 1.570 studenti; nell’anno scolastico 2016/2017 il numero degli studenti è sceso a 1.470 unità: nell’anno scolastico 2017/2018 il Liceo ‘Da Vinci’ avrà solo 1.387 studenti, ovvero 140 alunni in meno di due anni fa, almeno 200 unità in meno rispetto al 2013/2014 quando io stesso, come assessore all’Edilizia scolastica, ero pronto ad accorpare tutte le classi nell’unica sede di Colle Marino disponendo di tutti gli spazi necessari e avendo realizzato nuove aule. Oggi dunque, con 200 studenti in meno da dover sistemare, il dirigente dovrebbe forse spiegarci qual è la necessità di disporre della seconda sede; se poi sta utilizzando le nuove aule in via Colle Marino per parcheggiarvi totem o spaventapasseri è un problema suo. Tuttavia, se secondo il dottor Bocchia, noi non conosciamo la sua realtà scolastica, vuol dire che ci attiveremo per approfondire le nostre notizie e andremo a verificare personalmente gli spazi effettivamente disponibili nell’edificio. Chiederemo – hanno aggiunto Rapposelli e Sospiri – un sopralluogo urgente da effettuare nella scuola con la Commissione comunale edilizia scolastica e con la relativa Commissione provinciale. Poi, visto che ce lo ha chiesto lui, lo rassicuriamo, ossia andremo a esporre quanto visto e documentato ieri in piazza dei Grue in Procura, ma anche all’Ispettorato del Lavoro e all’Ufficio Scolastico Regionale, e chiederemo di sapere se sia legittimo o meno che siano degli studenti a effettuare lo sgombero di locali di edifici pubblici. Nel frattempo faremo accesso agli atti per sapere quando il Comune ha autorizzato il liceo ‘Da Vinci’ o la Provincia a usare la sede dell’ex Circoscrizione di Porta Nuova come magazzino, lasciandovi lavagne, computer, armadietti scolastici, cattedre, banchi, sedie e faldoni, chi ne ha sostenuto i costi e con quale atto è stato autorizzato tale utilizzo, ovvero una determina sindacale, dirigenziale, un’ordinanza o una delibera di giunta. Sabato invece torneremo in piazza Dei Grue per assistere all’ingresso o meno degli studenti, così come faremo tra 68 giorni esatti, quando è fissata la conclusione di un appalto a oggi neanche aggiudicato”.