Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Nuova Pescara: dopo aver perso 3 anni si perde un altro mese di tempo

Condividi su:

“I Consigli comunali di Pescara, Montesilvano e Spoltore devono essere obbligatoriamente coinvolti nel processo di costituzione de La Nuova Pescara. Noi lo sapevamo e ora se n’è accorto anche il Governatore D’Alfonso che, suo malgrado, ha dovuto piegarsi alle regole e, ottemperando a quanto previsto dalla legge regionale 44 del 2007, è stato costretto a chiedere il parere delle tre Assemblee, sospendendo l’iter della legge e concedendoci almeno 40 giorni di tempo. Ancora una volta, dunque, avevamo ragione: a questo punto ci chiediamo però perché il Presidente D’Alfonso, dopo aver perso tre anni di tempo, ha deciso di sprecare ancora un mese anziché inviarci la lettera di coinvolgimento già il 23 ottobre scorso, quando è iniziato l’iter legislativo. Peraltro, visto che nei 40 giorni sarà compreso il lungo ponte delle feste di Natale e di fine anno, oltre che la sessione di bilancio che impegnerà il nostro Consiglio per diversi giorni, saremo noi stessi costretti a richiedere una ulteriore proroga di almeno 15 giorni rispetto alla scadenza dell’8 gennaio”.

Lo ha annunciato il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli.

“Il Governatore D’Alfonso ha rimediato l’ennesima figuraccia istituzionale, dimostrando di non conoscere neanche le previsioni della legge regionale che disciplina la nascita del nuovo Comune in seguito all’esito referendario – ha sottolineato Antonelli -. Peccato per lui, però, Forza Italia quella legge, la 44 del 2007, la conosce benissimo e abbiamo atteso il Governatore al varco, vedendolo scivolare clamorosamente sull’obbligo di sentire il parere dei Consigli comunali in merito all’iter legislativo della fusione. Il 21 novembre scorso è arrivato il nostro ‘buffetto’ al Governatore, che il 28 novembre, ha dovuto prendere carta e penna per fare retromarcia con la coda fra le gambe e interpellare, come d’obbligo, le tre Assemblee civiche. Lo ha scritto in una nota ufficiale quando ha dovuto ammettere che ‘come è emerso anche nel corso dei lavori in Commissione, l’articolo 30 comma 3-bis della legge 44/2007 stabilisce che l’istituzione di un nuovo Comune mediante fusione di più Comuni contigui avviene previa acquisizione dei pareri dei Consigli comunali interessati che si pronunciano in merito ai disegni di legge’. Quindi è stato costretto a trasmetterci il disegno di legge, dando 40 giorni di tempo per esprimerci e sospendendo, nel frattempo, l’esame del Progetto di legge stesso da parte della Prima Commissione Consiliare. A questo punto, però, alcune considerazioni sono obbligatorie: perché il Governatore D’Alfonso ha tentato di eludere il coinvolgimento dei tre Consigli comunali? Teme quello che potrebbe emergere dal lavoro delle tre Assemblee o è stato semplicemente l’ennesimo tentativo di continuare a perdere tempo, ricordando che ha impiegato ben 3 anni per partorire un progetto di legge monco e cervellotico e oggi ha perso un altro mese? Perché non ha scritto ai Consigli comunali già il 23 ottobre scorso, quando ha inviato il progetto di legge all’esame dei sindaci? Queste tematiche – ha proseguito il Capogruppo Antonelli – saranno oggetto di dibattito nel corso degli incontri destinati all’esame della proposta di legge, così come lo saranno i 40 giorni fittizi concessi dal Governatore: secondo le sue volontà, infatti, dovremmo aver concluso l’esame del progetto e aver espresso il nostro parere entro l’8 gennaio, ovvero nel bel mezzo delle festività natalizie e di fine anno, quando non i consiglieri comunali, ma sicuramente molti dirigenti si prenderanno le proprie meritate e sacrosante ferie per trascorrere dei giorni con le famiglie. Senza considerare che, nello stesso periodo, il Consiglio comunale di Pescara sarà impegnato con la sessione di bilancio che, ovviamente, richiederà alcuni giorni di discussione in aula. È dunque evidente che il termine dei 40 giorni non potrà essere rispettato e per questo già nella prima riunione convocata sul tema per mercoledì prossimo, 6 dicembre, chiederò subito un differimento della scadenza almeno di 15 giorni al fine di dare un senso e un valore autentico a un lavoro di esame che va condotto bene, studiando in maniera approfondita, consapevoli che le decisioni che assumeremo oggi avranno ripercussioni per il futuro del nostro territorio. D’altro canto, un Governatore che ha impiegato 3 anni e un mese per scrivere un progetto di legge di tre paginette, ora non può pretendere di concedere appena un mese ai nostri Consigli comunali”.

Condividi su:

Seguici su Facebook