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I dissidi nella maggioranza causa della non approvazione del bilancio di previsione 2018

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“I dissidi della maggioranza di sinistra frantumano la coalizione del sindaco Alessandrini e smentiscono le gioiose previsioni del primo cittadino: il bilancio di previsione 2018 non sarà approvato prima della fine dell’anno. La presenza di appena 11 consiglieri di maggioranza in aula, l’assenza di tutti gli assessori, in una seduta aperta sul fil di lana all’ultimo minuto utile per l’appello, ha fatto da apripista allo slittamento al pomeriggio del prossimo 8 gennaio 2018, sempre se il sindaco avrà per quella data i numeri per tornare in Consiglio. Il centrodestra, dopo aver constatato la clamorosa solitudine del primo cittadino, si prepara a dare battaglia a un documento pieno zeppo di scelte clientelari e di realizzazioni impossibili, a partire dalla riqualificazione delle aree di risulta, un bilancio che sospettiamo la maggioranza non abbia neanche letto, fatti salvi i capitoli di spesa in cui ciascun consigliere si è impegnato a inserire qualche ‘necessità’, un tipico documento di fine mandato che andremo a emendare in maniera consistente per renderlo almeno corretto e coerente dal punto di vista contabile”.

Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli ufficializzando l’apertura e contestuale chiusura odierna della sessione consiliare dedicata al bilancio.

“Mai vendere la pelle dell’orso prima di averlo ucciso, lo ha fatto il sindaco Alessandrini nei giorni scorsi vantando la virtuosità della sua amministrazione meritevole di ‘aver approvato il nuovo bilancio 2018 prima della fine del 2017’, per poi essere oggi clamorosamente smentito. E la responsabilità è interamente delle fratture interne alla sua maggioranza – ha ricostruito il Capogruppo Antonelli -. Quando siamo entrati nell’assise civica stamane ci siamo ritrovati dinanzi un’aula desolatamente vuota, il Presidente è riuscito ad aprire la seduta proprio nell’ultimo secondo utile prima di doverne decretare la chiusura per assenza del numero legale, e comunque c’erano appena 11 consiglieri di maggioranza, con un sindaco solo, senza neanche un assessore a tenergli compagnia tra i banchi, uno scenario di fine impero che è l’esatta fotografia del ‘rompete le righe’ che si respira ormai da settimane al Palazzo. Lo avevamo previsto, è accaduto e qui non si tratta più di ‘sciatteria’, ma di divisioni nette di cui il sindaco Alessandrini dovrà rendere conto alla città prendendo atto di non avere più i numeri per governare. Peraltro le divisioni ormai emerse in maniera netta avranno ripercussioni nelle prossime settimane, con l’inasprirsi della campagna elettorale per le politiche, e infatti già oggi le componenti consiliari che fanno riferimento all’onorevole Castricone e all’assessore regionale Di Matteo erano quasi completamente assenti. In altre parole, oggi siamo riusciti solo ad aprire la discussione iniziale sul bilancio 2018 per poi rinviare tutto al pomeriggio dell’8 gennaio. Entrando nel merito del documento finanziario – ha proseguito il Capogruppo Antonelli -, Forza Italia lo ritiene assolutamente inaccettabile. Quello presentato oggi non è il bilancio di un Comune in predissesto, in cui i cittadini sono costretti a pagare le tasse al massimo, anzi è un bilancio in cui si impegnano somme e spese a go-go per Associazioni culturali tutte di marcato e dichiarato stampo comunista o post-comunista. Un bilancio in cui si sacramenta l’assunzione di 3 nuovi dirigenti, facendo salire a quota 8 quelli assunti complessivamente dal governo Alessandrini, 3 nuovi dirigenti che costeranno alle casse comunali, ovvero ai cittadini, ben 350mila euro l’anno, ma poi si lasciano scoperti interi uffici strategici che oggi non riescono più neanche a garantire i servizi minimi, come il Suap. E poi è chiaramente un bilancio privo di qualunque connessione con la realtà. Un esempio per tutti: si prevede di far partire i lavori per la riqualificazione delle aree di risulta, che dal 2022 dovrebbero rivoluzionare il volto della città, ma da nessuna parte si chiarisce come si intende garantire l’equilibrio di bilancio quando verrà a mancare l’incasso di 1milione e mezzo di euro oggi derivante dalla gestione dei parcheggi a pagamento sui 13 ettari. Insomma è chiaro che ci troviamo per l’ennesima volta dinanzi a un documento improvvisato, superficiale, che la maggioranza non avrà neanche letto salvo che per il capitolo delle spese che continua a lievitare in attività tipicamente clientelari. Ovviamente – ha aggiunto il Capogruppo Antonelli – fermeremo quel bilancio con tutti gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione, a partire da emendamenti e sub-emendamenti di merito per impedire sperperi e clientelismo, sempre che l’8 gennaio il sindaco Alessandrini sia in grado di presentarsi in aula con una maggioranza alle sue spalle. Se sarà solo, chiaramente, chiederemo le sue immediate dimissioni”.

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