"Sono cospicui i finanziamenti che il Comune di Pescara ha ottenuto per il tramite della Regione Abruzzo in un periodo in cui, a causa delle condizioni di economiche di predissesto dell'Ente (causato, com'è noto, dalla precedente amministrazione di centrodestra), non sarebbe stato possibile utilizzare risorse proprie per la realizzazione di opere e azioni messe in atto in questi ultimi quattro anni. Tanti e tali fondi stanno mettendo a frutto un lavoro che giunge ora ad uno snodo particolare, si concretizza, e che ha quindi necessità di essere monitorato e vigilato, perché tempi e risultati vengano ottimizzati per il bene della comunità pescarese. A tale necessità risponde il distacco della dottoressa Marianna Di Stefano presso la Regione.
Il Comune di Pescara ha ritenuto, con atto di G.C. n. 77 del 9 febbraio, di dover rafforzare, nel suo interesse, l'esercizio delle funzioni di coordinamento, vigilanza e verifica delle risorse da impiegare nelle iniziative finanziate sul territorio comunale tramite la Regione Abruzzo. Per fare ciò ha individuato una forma organizzativa flessibile, quella del "distacco", modalità che consente al soggetto distaccato non solo di controllare, ma anche di formarsi nelle attività svolte.Un'attività di formazione che sarà utile ancora di più quando a giugno la dottoressa Di Stefano rientrerà al Comune di Pescara, perché segue finanziamenti derivati dalla Regione o da altri canali istituzionali che ci consentiranno di operare al meglio.
Si tratta di un incarico che consentirà inoltre di rafforzare il prezioso collegamento istituzionale che fino ad oggi fra Regione e Comune si è instaurato anche attraverso le mansioni svolte da alcuni dipendenti comunali, temporaneamente collocati presso la struttura regionale. Al contrario di quanto sostiene Forza Italia, è questa invece una pratica virtuosa, una best practice, peraltro già avviata con successo dalla Regione Abruzzo per potenziare gli uffici giudiziari o colmare scoperture di organico dei tribunali, che noi non facciamo altro che applicare secondo le normative vigenti.
Nel merito occorre evidenziare che degli effetti economici dei provvedimenti di distacco si occupa l'art. 19, comma 2, del Contratto collettivo nazionale di lavoro del personale del comparto delle regioni e delle autonomie locali per il quadriennio normativo 2002-2005, sottoscritto in data 22 gennaio 2004, in base al quale
"Le parti concordano nel ritenere che gli oneri relativi al trattamento economico fondamentale e accessorio del personale "distaccato" a prestare servizio presso altri enti, amministrazioni o aziende, nell'interesse dell'ente titolare del rapporto di lavoro, restano a carico dell'ente medesimo."
Quindi è la norma che stabilisce che il distacco richiesto per esigenze dell'Amministrazione titolare del rapporto di lavoro, in questo caso il Comune di Pescara, è a suo carico.
Quanto alla "furbata" a cui si riferisce Forza Italia, non se ravvede l'esistenza, tenuto anche conto che la spesa relativa al personale utilizzato in posizione di distacco è "neutra", in quanto non incide sulla spesa pubblica complessivamente sostenuta dagli Enti coinvolti, questo perché nessuno dei due Enti sta facendo nuove assunzioni. Al contrario, è un modo per rafforzare la capacità istituzionale e amministrativa di entrambi, nella logica di una leale e fattiva collaborazione interistituzionale e dell'azione di filiera che Comune e Regione in questi anni hanno dimostrato di saper far funzionare a vantaggio della città e di coloro che vivono e operano in essa".