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Da un documento congiunto no alla chiusura della Italcementi

Redazione
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Un documento per dire "no" alla chiusura della Italcementi di Scafa e per chiedere l'intervento del Governo centrale in questa vertenza, e' stato messo a punto stamani nel corso di un incontro convocato dal presidente della Provincia Guerino Testa e al quale hanno preso parte il vice presidente della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, i rappresentanti di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, Massimo Di Giovanni, Lucio Girinelli e Giovanni Panza, il sindaco di Scafa Maurizio Giancola, l'assessore comunale Valter De Luca e il dirigente competente della Regione Abruzzo.

Era presente anche il presidente della commissione Lavoro della Provincia Sergio Fioriti. Il documento sara' al centro dell'incontro che il ministro Gaetano Quagliariello e il sottosegretario Giovanni Legnini hanno convocato per dopodomani a Roma (ore 9.30) proprio in merito alla Italcementi, come richiesto dalle istituzioni e dai rappresentanti dei lavoratori.

L'obiettivo comune di Regione, Provincia, sindacati e amministrazione civica e' di "scongiurare l'ingiusta, immotivata, pretestuosa e mortificante chiusura di un cementificio che ha le professionalita', la capacita' produttiva e di mercato di produrre e vendere cemento, nonostante l'attuale congiuntura negativa", si legge nel documento.

La decisione dell'azienda di smantellare l'attivita' produttiva a Scafa viene definita "grave, sbagliata e non rispettosa degli accordi sottoscritti a livello ministeriale" il 14 gennaio scorso che non parlano affatto della chiusura del cementificio della Val Pescara, che ha piu' di cento anni di storia e da' lavoro a circa 130 persone, direttamente e indirettamente.

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