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A Pescara 20 unità dell'Esercito italiano per garantire ordine e sicurezza?

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“L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede ufficialmente al Governo l’invio di almeno 20 unità dell’Esercito per contrastare il degrado e l’emergenza criminalità che si registra a Pescara e contro la quale l’Amministrazione Alessandrini ha, evidentemente, le armi spuntate. Non si possono fare le ordinanze antibivacco tanto poi non le rispetta nessuno; non si possono emettere le sanzioni contro l’accattonaggio o contro chi sporca, tanto poi le multe non le paga nessuno; non si possono emettere provvedimenti di Daspo Urbano, pure previsto dal Decreto Minniti, perché non si sa come applicarlo. Questo è in sostanza quello che hanno dichiarato oggi l’assessore alla Polizia municipale Gianni Teodoro e i responsabili della squadra speciale Giona, pure premiata dall’Anci per gli sgomberi-spot, durante l’audizione in Commissione Vigilanza. A questo punto, a fronte di un assessore disarmato e di un’amministrazione inerte dinanzi alla richiesta di sicurezza che gli hanno rivolto cittadini e commercianti, chiediamo formalmente che venga disposta la riassegnazione dell’Esercito sul nostro territorio per ripristinare ordine e sicurezza”.

Lo ha detto Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, al termine della riunione odierna.

“L’incontro è stato convocato dopo la denuncia fotografica dei giorni scorsi in cui, immagini alla mano, abbiamo dimostrato che ormai le aree di risulta e la zona tutt’attorno alla stazione centrale erano diventate una latrina – ha sottolineato Foschi -. Parliamo di un’area che è il primo biglietto da visita per chi arriva a Pescara, specie se in treno o in bus, e che oggi rende la peggiore immagine della città, con spazi parcheggio ridotti ad accampamento, con cartoni, materassi e coperte accatastati agli angoli, se non addirittura sopra gli alberi. E poi immondizia, tracce evidenti di urina ovunque, anche sulle pareti della stazione, e parcheggiatori abusivi, comunitari o extracomunitari, a presidiare le aree di risulta per chiedere il pedaggio all’automobilista di turno, che ha pure pagato il posto auto a pagamento a Pescara Parcheggi e che si ritrova a dover pagare due volte la stessa sosta. Una situazione chiaramente insostenibile che si è trasformata in una bomba sociale: la realtà è che oggi in pieno centro scende il coprifuoco, al pari dell’ultima periferia di un paese del terzo mondo, ed è inaccettabile. A fronte dell’allarme oggi ribadito non dalle opposizioni politiche, ma dai commercianti e residenti del centro, l’assessore Teodoro ha dapprima addirittura smentito l’emergenza in atto, affermando che ‘Pescara non è una città insicura perché lo dicono i dati e le statistiche’. Dunque oggi sappiamo che, nonostante lo stupro di una donna appena un mese fa sulle aree di risulta in pieno giorno, nonostante lo stupro e l’assassinio di un’altra donna sotto uno dei tunnel ferroviari, nonostante l’accattonaggio molesto, nonostante le risse continue che si registrano tra bande rivali sempre in pieno centro, nonostante l’assassinio irrisolto di un ragazzo, Nerino, ritrovato a Fosso Vallelunga, Pescara comunque è una città sicura perché lo dicono le statistiche. Un’affermazione aberrante dinanzi alla quale non solo si sono ribellati i commercianti, ma anche la nostra Associazione chiede che l’assessore legga meno dati statistici e faccia un’immersione nella realtà del territorio. A dire la verità sono stati i responsabili della squadra speciale Giona, ovvero – ha proseguito Foschi -: l’amministrazione Alessandrini ha le armi spuntate. Non si possono fare le ordinanze antibivacco perché poi non si sa chi debba farle rispettare; non si fanno le multe perché tanto poi accattoni, vandali, deturpatori, non le pagano; non si possono fare provvedimenti di Daspo urbano, perché tanto poi non viene allontanato nessuno da Pescara. Peggio: quand’anche, dopo la nostra denuncia, hanno rimosso materassi, cartoni e coperte, l’intervento-spot, tanto pubblicizzato sui giornali, è comunque stato inutile perché ci sarebbero organizzazioni del territorio che a quegli stessi senzatetto hanno consegnato altri materassi per la stessa sera dell’operazione. A questo punto è chiaro che la giunta Alessandrini, inerte sull’emergenza sicurezza da quattro anni e mezzo, ha alzato bandiera bianca, e il problema resta e può solo aggravarsi. Per questa ragione – ha detto Foschi – l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ invierà al Governo Conte una richiesta ufficiale di riassegnazione di almeno una ventina di unità dell’Esercito al fine di contrastare l’emergenza sicurezza in atto”.

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