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Pescara quartieri di serie A e B. Il "Natale" si ferma sul Ponte Risorgimento

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“Il Natale della giunta Alessandrini si ferma sul Ponte Risorgimento e cancella Porta Nuova: niente alberi illuminati nell’area dell’Aurum, niente addobbi su un edificio storico che è l’immagine e l’identità della città, nessun allestimento nell’area della riviera sud-piazza Le Laudi, dividendo come sempre Pescara tra zone di serie A e zone di serie B. Un atteggiamento vergognoso che rende l’esatta fotografia di un’amministrazione disattenta e scollata dalla realtà”.

È il commento del consigliere comunale di Forza Italia Fabrizio Rapposelli.

“Negli ultimi giorni – ha ricordato il consigliere Rapposelli – abbiamo assistito alle accensioni delle luminarie natalizie in pompa magna di mezza città, luci in certe zone veramente grandiose, a partire da piazza Salotto, piazza Sacro Cuore, con le celebrate Luci d’Artista, e poi via Firenze, via Cesare Battisti, ovvero le strade dello shopping tradizionale. Peccato che quelle luci si fermino improvvisamente al ponte Risorgimento, con l’unica eccezione di piazza Unione, dove c’è pure un’attrazione, e il resto della città è miseramente spento, Porta Nuova è la ‘città dimenticata’. Ma l’aspetto peggiore è l’aver abbandonato al buio un edificio storico come l’ex Kursaal, l’Aurum, un gioiello per Pescara, un punto di massimo prestigio nonché elemento identitario del territorio: tradizionalmente le precedenti amministrazioni hanno sempre valorizzato quel sito installando un albero di Natale illuminato nel piazzale d’ingresso e una strenna natalizia, solitamente una stella illuminata, sulla facciata di Largo Gardone Riviera. Quest’anno l’Aurum è inspiegabilmente spento, non c’è un solo elemento che ricordi il periodo natalizio come se la zona della pineta fosse terra di nessuno, con giurisdizione a sé. Non solo: l’aria di abbandono, di trascuratezza, si nota in tutta la zona di Porta Nuova, come in piazza Le Laudi che, ugualmente, in passato ha sempre avuto il suo dignitoso albero di Natale addobbato, ma per il 2018 l’amministrazione Alessandrini deve aver deciso di ridisegnare i confini geografici della città e anziché allargarsi alla Grande Pescara, deve aver pensato di accorpare Porta Nuova a Francavilla al Mare, spogliandosi di ogni onere nei confronti di migliaia di cittadini che vi abitano. Ma il sindaco Alessandrini – ha aggiunto il consigliere Rapposelli - deve aver dimenticato che i 250mila euro di soldi pubblici spesi per le Luci d’Artista sono anche frutto delle tasse pagate puntualmente dai residenti, dai commercianti, dagli esercenti pubblici e dai cittadini di Porta Nuova che hanno dunque gli stessi diritti del resto della città, a partire dal vedere le proprie strade valorizzate nel periodo natalizio e non essere oggetto di una vergognosa discriminazione”.

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