"Nessuna sorpresa quest'anno per quanto riguarda la Tari, malgrado il rilevante progresso della raccolta differenziata e l'efficientamento delle attività che nel 2019 determineranno il miglioramento dell'igiene urbana di Pescara: il costo del servizio resta, infatti, analogo ai livelli del 2018, con un lieve adeguamento inferiore al 3 per cento del totale.
Da oltre quattro anni lavoriamo cercando di recuperare un gap che vedeva Pescara ferma a livelli bassissimi per quanto riguarda la raccolta differenziata, mantenendo sostanzialmente invariate le tariffe. Nel 2014, infatti, la quota della raccolta differenziata era pari al 30 per cento del totale, ora ci apprestiamo a superare il 50 per cento, per andare a regime delle disposizioni legislative entro il 2020.
Siamo partiti con la riorganizzazione funzionale e amministrativa di Attiva e non limitandoci al servizio di gestione e smaltimento dei rifiuti. Abbiamo determinato il processo di fusione fra le società Attiva, Linda e Ambiente che consentirà l'utilizzo e la costruzione di impianti capaci di creare consistenti economie di scala (seconda ricicleria di via Prati, piattaforma di Alanno e Loreto, biodigestore anaerobico). Il nostro lavoro positivo contribuisce anche al Piano regionale sui rifiuti che ora prevede un impianto di compostaggio nella provincia di Pescara. Stiamo consolidando l'estensione della raccolta differenziata a tutto il territorio cittadino, portando avanti un cammino che in questi anni non ha avuto battute d'arresto.
I passi avanti fatti per migliorare il servizio sono stati tanti e si riflettono sulle tariffe, che tuttavia, grazie al lavoro dell'Amministrazione e di Attiva, sono rimaste pressoché invariate rispetto al quinquennio di riferimento, salvo alcuni aggiustamenti che rispecchiano gli sforzi compiuti per ottimizzare la gestione e raccolta dei rifiuti sul territorio e che, comunque, ci pongono al di sotto di realtà vicine o similari. Tutto questo malgrado Pescara sia la città maggiormente antropizzata d'Abruzzo e fra le più antropizzate del centro sud.
Un parametro interessante è dato dal fatto che la spesa per il trattamento dei rifiuti è pari a 359 euro a tonnellata, una cifra inferiore ai 419,40 euro che rappresentano la quota standard di riferimento.
Tutti questi processi e gli estendimenti della raccolta fin qui prodotti, che entro l'estate del 2019 porteranno anche all'eliminazione in periferia dei cassonetti di prossimità a vantaggio della differenziata spinta, insieme alla razionalizzazione avviata per migliorare la qualità del servizio, hanno provocato un fisiologico adeguamento delle tariffe Tari, che, come già annunciato, resta contenuto nell'ordine di meno del 3 per cento. In soldoni questo significa meno di 10 euro l'anno per l'utenza domestica media e un adeguamento inferiore per le categorie produttive e commerciali. Ad ogni modo il costo complessivo del servizio (pari a 24.523.045 euro) resta inferiore a quello del 2015 che ammontava a 24.584.000 euro.
Nei prossimi giorni ci confronteremo su questa delibera e sugli altri atti connessi al Bilancio con le organizzazioni sociali e i portatori interessi, prima dell'inizio della sessione di bilancio in Consiglio Comunale".