“E’ scattato poco dopo l’alba di questa mattina il blitz odierno della Polizia municipale di Pescara sulle aree situate sotto il ponte ferroviario e sotto il Ponte d’Annunzio, trasformate in un vero accampamento. Tra i rifiuti, su letti di fortuna realizzati con traverse di ferro e materassi, hanno trovato ancora addormentate tre persone, una donna polacca, un uomo italiano e un rumeno, tutti identificati, ma tutti già noti alle Forze dell’Ordine. Ma il numero dei materassi, delle coperte e delle altre suppellettili trovate lasciano intuire che quei due siti sono frequentati, ogni sera, da un numero superiore di senza fissa dimora. I due accampamenti sono stati smantellati, con la Attiva che ha portato via un intero scarrabile di rifiuti ingombranti, e con la bonifica e il lavaggio e l’igienizzazione delle due aree che evidentemente andranno tenute sotto stretto monitoraggio per evitare che si ricostituisca la situazione di degrado e abbandono”.
Lo ha detto il Presidente della Commissione consiliare Sicurezza del Territorio Armando Foschi ufficializzando l’esito del blitz odierno della Polizia municipale contro il fenomeno del bivacco, operazione coordinata dal colonnello Mario Fioretti, con la partecipazione del maresciallo Renato Macera e degli agenti scelti Di Nicolantonio e Cuzzi.
“L’operazione – ha spiegato il Presidente Foschi – ha fatto seguito ai sopralluoghi eseguiti nei giorni scorsi per individuare l’esatta collocazione degli accampamenti che, secondo alcune segnalazioni, si trovavano proprio sul bordo del fiume, sotto i ponti, accampamenti in cui c’è di tutto, dalle camere da letto separate dai salotti attraverso delle tende di fortuna, sino a delle piccole cucine da campo e allacci elettrici volanti per garantire almeno la luce di una lampadina, ovviamente senza la benché minima misura di sicurezza. Per giorni, attraverso appostamenti quotidiani, sono state monitorate le decine di persone che frequentavano il sito creando una situazione di assoluto disagio e degrado, impossibile da tollerare. Stamane è partito il blitz, appena poco prima delle 7. Gli agenti della Polizia municipale, innanzitutto, sono piombati sotto il ponte ferroviario, dove hanno trovato i segni del bivacco, una decina di materassi, coperte, addirittura dei letti costruiti con pezzi di ferro, una cucina con pentole, piatti e bicchieri sporchi abbandonati sopra e una bombola del gas ai piedi. Due le persone che, all’arrivo degli agenti, ancora dormivano, una donna polacca e un uomo di origine italiana: entrambi sono stati identificati e allontanati, mentre la Attiva ha impiegato oltre un’ora per portare via tutte le suppellettili, riempiendo un cassone intero per poi effettuare la disinfezione di quella che è una minidiscarica-latrina. Nel frattempo gli agenti della municipale si sono spostati sotto il Ponte d’Annunzio dove hanno trovato una situazione del tutto simile, ossia una montagna di rifiuti, cartoni usati, probabilmente, per ripararsi dal fresco della notte, bottiglie di vetro vuote, lattine e resti di alimenti consumati sul posto. Su un materasso, nascosto tra le coperte, è stato trovato un uomo, un rumeno, identificato, già noto agli archivi, che si è poi allontanato con una bicicletta, e anche in questo caso è intervenuta la Attiva per la bonifica complessiva dell’area. L’operazione ci ha permesso di smantellare due situazioni di assoluto disagio che sono inconcepibili per il rispetto della vita umana, oltre che per garantire le condizioni igienico-sanitarie sul territorio. Fra l’altro i due accampamenti si trovavano in una posizione, a ridosso del bordo del fiume, assolutamente pericolosa nel caso di un’ondata improvvisa di maltempo e con un rischio esondazione. Purtroppo la verità è che spesso a vivere in tali condizioni sono utenti che rifiutano altri tipi di supporto e che con estrema difficoltà le Istituzioni riescono a censire o ad avvicinare. Ora – ha proseguito il Presidente Foschi – la Polizia municipale ha già messo in programma, per i prossimi giorni, nuove operazioni per smantellare altre situazioni di degrado che si sono create in altri siti abbandonati della città”.