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Ramazza, scopa, paletta e secchi. Gli studenti della Di Marzio ripuliscono la scuola

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“Hanno imbracciato ramazza, scopa, paletta e secchi e in due ore hanno ripulito tutta l’area esterna circostante la scuola. È il Progetto ‘Vorrei una scuola più pulita – Oggi tocca a noi’ promossa dall’Istituto Tecnico Professionale Ipsias ‘Di Marzio – Michetti’, in via Arapietra, che ha visto coinvolti gli studenti della classe prima, Sezione A, un’iniziativa che abbiamo voluto e sostenuto per insegnare ai nostri ragazzi che la scuola è patrimonio di tutti noi e che tutti siamo chiamati a prendercene cura, a fare attenzione all’utilizzo degli spazi comuni, e a vigilare anche sul comportamento dei nostri colleghi e compagni. L’attività verrà ovviamente ripetuta nei prossimi giorni, coinvolgendo i ragazzi di altre classi”.

Lo ha detto la dirigente dell’Istituto Professionale di Stato Ipsias ‘Di Marzio – Michetti’ Maria Antonella Ascani, sostenuta nel progetto dalla docente Milca Marini e dal professor Natale.  

“La scuola non è semplicemente il luogo in cui formiamo bravi meccanici, professionisti del benessere o la futura classe dirigente – ha sottolineato la Dirigente Ascani -, ma dev’essere soprattutto il luogo per eccellenza in cui formiamo uomini e donne, cittadini consapevoli e impegnati nella società civile, persone a tutto tondo che devono conoscere i propri diritti, ma anche i propri doveri nei confronti dell’altro, del proprio vicino di casa, del proprio collega, dei propri familiari. Compito dell’Istituzione scolastica è far capire, oggi più che mai, che il vivere sociale non consiste solo nel rivendicare ciò che ci spetta, ma anche nel concedere parte del proprio tempo per aiutare un amico un difficoltà, un conoscente che ci chiede una mano, un fratello che ha un’esigenza, e significa rispettare il territorio, l’ambiente in cui viviamo, gli spazi comuni, che appartengono a tutti noi, che sia una strada, una marciapiede, o anche il cortile della nostra scuola. Spesso sentiamo lamentele magari per aver trovato rifiuti a terra dopo l’ora della ricreazione, o qualcos’altro fuori posto, e spesso non si rendono conto, gli stessi ragazzi, che sono stati proprio loro o i loro colleghi a buttare le cartacce per terra. Per questa ragione, per renderli consapevoli, abbiamo predisposto il Progetto ‘Vorrei una scuola più pulita – Oggi tocca a noi’, ovvero ogni settimana una o più classi del nostro Istituto lasciano l’aula e, accompagnati dai propri docenti, affrontano una ‘lezione di vita’: li dotiamo di guanti, rastrelli, scope, palette, secchi e buste, e affidiamo loro il compito di ripulire una parte del cortile o dell’area circostante l’Istituto, raccogliendo le carte, le eventuali foglie cadute dagli alberi, magari sfalciando qualche aiuola, dimostrando il proprio impegno, un’attività, peraltro, che aumenta anche il senso di appartenenza dello studente alla propria scuola, e ci aiuta a sviluppare il senso della comunità, del lavorare insieme per raggiungere tutti lo stesso obiettivo. E la reazione degli studenti – ha aggiunto la dirigente Ascani – è stata straordinaria: hanno lavorato come non mai, dividendosi i compiti proprio come in un team, collaborando, aiutando chi magari aveva meno dimestichezza, divertendosi, e dimostrando grande soddisfazione nel vedere quegli spazi puliti grazie al proprio intervento, ma soprattutto apprezzando un po’ di più il grande lavoro che viene svolto ogni giorno dai nostri operatori scolastici per garantire una scuola sempre igienicamente impeccabile e ospitale per gli studenti. L’attività proseguirà anche nelle prossime settimane secondo un calendario che, a rotazione, coinvolgerà tutti gli studenti di tutti i nostri indirizzi di studio e a fine anno scolastico ci sarà un riconoscimento per tutti coloro che avranno partecipato all’iniziativa”.

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