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La Tribuna Maiella dello stadio Adriatico intitolata a Domenico Allegrino

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Il suono prolungato dei fischietti dei giovani arbitri pescaresi ha accompagnato la scopertura di una targa con cui è stata rinnovata l'intitolazione della Tribuna Maiella  (D.G.C. n. 848 del 31-10-2006) a Domenico Allegrino, l'ex sindaco di Pescara ed ex arbitro di cui ricorre oggi il ventennale della scomparsa. La manifestazione si è svolta allo stadio Adriatico " Cornacchia" alla presenza della moglie Assunta, dei figli Antonella e Fioravante, dell'assessore allo Sport, Marco Presutti,  e di Francesco Di Censo, presidente della sezione di Pescara dell'Associazione italiana arbitri, a lui intitolata. La targa, già apposta nel 2006 , venne rimossa in occasione dei lavori di ristrutturazione predisposti per i Giochi del Mediterraneo. "Ringrazio gli arbitri pescaresi che sono stati promotori della riapposizione della targa - ha dichiarato Antonella Allegrino - E' un'occasione per ribadire che mio padre è sempre presente nello sport pescarese, che amava molto, soprattutto il calcio e la squadra del Pescara. Volle venire ad abitare in via Pepe proprio per la vicinanza allo stadio e affinché io e mio fratello, che eravamo bambini, praticassimo l'atletica leggera e seguissimo il calcio. Come è scritto nella targa, che riproduce un'opera di Nadia La Torre a lui dedicata, fu un uomo di pace, esempio di gioia e amicizia nello sport". "I ragazzi sono cresciuti giocando attorno allo stadio e venivamo ad applaudire il Pescara ogni volta che mio marito era libero dall'arbitraggio o dal fare il guardalinee - ha ricordato Assunta Allegrino - Dopo 20 anni lo sento vivo e presente e ascolto ancora i suoi consigli". "Ricordo che  mio padre quando parlava degli arbitri parlava veramente di una famiglia e di amici fraterni - ha aggiunto Fioravante Allegrino - E' bello vederli ancora qui riuniti attorno ai valori dello sport e dell'arbitraggio". Una famiglia, quella degli arbitri, che non ha dimenticato Domenico Allegrino, a cui ha intitolato, nel 2009, la sezione pescarese. "Lo ricordo sindaco, con la fascia tricolore, e arbitro - ha affermato Francesco Di Censo - Durante il mio primo anno di presidenza capii che era la figura più giusta per incarnare i valori dello sport per la sua umanità, l'impegno, lo spirito di sacrificio e il grande amore per i giovani. Ricordo una lettera molto commovente che scrisse al presidente di allora,  Marcello Coletti, quando era ricoverato a Cambridge per il secondo trapianto di fegato. Anche il quel momento, il suo pensiero fu rivolto ai giovani e alla riunioni, che si tenevano abitualmente, in una sala gremita. Gli scrisse di stringere da parte sua i giovani arbitri in un abbraccio caldo e affettuoso". L'assessore allo Sport, Marco Presutti, ha ricordato Domenico Allegrino come  una persona generosa e gentile, energica ma sorridente, che riuscì  ad essere un sindaco amato in una stagione terribile della vita sociale del Paese. "Pescara oggi è piena di eventi sportivi. Tutto questo dipende dal dinamismo dei pescaresi, ma anche dal fatto che Domenico Allegrino seminò molto bene anche in quel campo - ha concluso -  Quindi è giusto che allo stadio ci sia il suo ricordo, soprattutto perché questa eredità vada avanti. I giovani arbitri ne sono la speranza e la promessa più sincera, ma tutti venendo allo stadio ricorderemo Domenico e questo ricordo sarà per noi un impegno".

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