La mancanza di giocatori alla base del campionato anonimo dei biancoazzurri
Il torneo di Serie B non sarà certamente spettacolare come quello di A ma è senza dubbio più ostico e presenta maggiori insidie. Le squadre che vi partecipano, se vogliono fare bella figura o evitare quantomeno di “vivacchiare” da qui a fine maggio, devono essere pensate e costruite per recitare, nel bene e nel male, un ruolo da attive protagoniste. Il Delfino Pescara 1936 fa parte di quella ristretta cerchia di club che vivono alla giornata e che navigano a vista in base all’avversario che incontreranno di volta in volta. Senza disporre sia di un’idea precisa su chi possa realmente ambire a far parte del gruppo biancoazzurro sia di un cronoprogramma definito, necessario per fissare dei paletti e degli obiettivi sportivi di breve, medio e lungo periodo, è molto complicato giocare nel campionato cadetto. Certo, la vittoria del Pescara contro il Pordenone per 2 a 0 è stata a dir poco storica - nessun team era riuscito a battere in casa i neroverdi - ed essa è stata accolta dai tifosi con grande gioia, ma ora siamo punto e a capo! Passata la sbornia, è già tempo di competere con il Cosenza, senza disporre di alcun bomber di razza, di un vero terzino di fascia sinistra e di un mediano incontrista. Difficile trionfare sempre e comunque in piena emergenza. Il 10° posto del Delfino è in parte la degna conseguenza di una rosa manchevole di interpreti. Come si può dunque ovviare a tale problematica? Banalmente, non basterebbe nemmeno acquistare players da inserire in quei ruoli chiave di cui abbiamo fatto sopra menzione perché ciò che permette di assurgere a nuovo “Benevento del futuro” è la funzionalità degli stessi all’interno di un credo calcistico ben preciso. Diversamente, si rischia di fare solo danni. Dopo esserci tolti qualche sassolino dalla scarpa, proviamo ora a capire da un lato se i biancoazzurri batteranno o meno anche il Cosenza, dall’altro quale campionato sarà quello che vedrà quali non protagonisti la formazione abruzzese.
Con il Cosenza si può anche vincere, e poi…
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: un team che vuol ben figurare in Serie B deve poter disporre di una rosa quantomeno coperta in ogni ruolo. Al contrario, l’anonimato regna sovrano. Questo è proprio il caso del Delfino Pescara 1936, team che sa regalare anche importanti gioie ai propri tifosi, come è accaduto sabato scorso, ma non è attrezzato per vincere. Gli stessi scommettitori, e Marathon Bet in prima fila, sebbene diano favorito il Pescara contro il Cosenza, sono consci del fatto che il cammino futuro dei biancoazzurri risulterà essere piuttosto irrilevante. Noi stessi siamo confidenti del fatto che i rossoblù, terzultimi in classifica, siano una pratica assolutamente gestibile da parte del gruppo del confermato ex tecnico della Primavera Nicola Legrottaglie, ma temiamo per il futuro. Sperare di battere ad esempio l’Entella schierando Del Grosso sulla fascia sinistra, che non dà garanzie, e Busellato come incontrista, secondo noi un pesce fuor d’acqua, ci sembra improbabile. Se tutto ciò non bastasse: ”Chi segnerà i prossimi goal?” Là davanti mancano due arieti che possano dare di nuovo un senso al campionato del Pescara. O la società proverà ad accontentare l’allenatore o i biancoazzurri giocheranno solo per partecipare, sperando di non rischiare in qualche modo di scivolare nelle zone meno nobili della classifica. Difficile che possa succedere, ma viste le carenze dell’organico non impossibile.
Superare indenne questo campionato e pianificare il prossimo
Diciamoci la verità guardandoci dritti negli occhi: la mossa più sensata per la società del Delfino sarebbe quella di superare indenne questo campionato e muoversi, anzitempo, per pianificare il prossimo. Crediamo che con un programma convincente sia possibile costruire una macchina forse non fiammante come quella beneventana, ma che almeno le si avvicini. Alcuni sostengono che il team giallorosso, vero e proprio caterpillar di B, sia un’incredibile corazzata, altri che sia una squadra non più che mediocre. Al di là dei giudizi, la società Benevento ha fatto un gran lavoro ed i risultati si vedono. Ci auguriamo che il Pescara possa imitare il cammino virtuoso della formazione di Inzaghi già a partire dal prossimo anno. Questo campionato ormai è andato, con o senza rinforzi!