«La consigliera provinciale Tulli, ancora una volta, dimostra ignoranza e pressapochismo sul tema dell'edilizia scolastica» esordisce il segretario del circolo pennese del PD, Vecchiotti, che nei giorni scorsi ha denunciato, insieme ai consiglieri regionali, Blasioli e Paolucci, ed al consigliere comunale, Napoletano, i gravi ritardi che la provincia ha accumulato nella preparazione dei bandi di gara, mettendo a serio rischio i finanziamenti previsti per le scuole di Penne, in particolar modo per il Mario dei Fiori e per il Marconi.
«Infatti» prosegue «questa mattina leggiamo due dichiarazioni completamente discordanti tra loro: il presidente della provincia Zaffiri dice che la provincia di Pescara ha deliberatamente voluto rinunciare a tali finanziamenti, mentre la Tulli afferma che gli iter sono ancora in corso. Questo fatto dà la misura del caos che regna in provincia e per questo invitiamo la Tulli a rispondere nel merito delle questioni, indicando gli atti o l'attività che ha prodotto in Provincia a sostegno delle scuole pennesi. Queste risposte, ancora una volta, non le deve dare al PD ma agli studenti che, giusto qualche giorno fa, hanno consegnato una lettera alla vice-ministro Ascani lamentandosi, giustamente, della tragica situazione dell'edilizia scolastica pennese e, soprattutto, della totale assenza di dialogo con qualsiasi livello istituzionale, in particolar modo con quello comunale e provinciale. Forse farebbero bene i consiglieri provinciali Tulli e Camplese, insieme all'intera amministrazione comunale a dare delle risposte agli studenti, agli insegnanti ed a tutti coloro che nel mondo della scuola ci lavorano, dando date certe, atti concreti e tangibili, piuttosto che sterili attacchi politici mirati solo ed esclusivamente a nascondere le proprie mancanze. Come Partito Democratico crediamo fortemente nel ruolo sociale svolto dalla scuola, in particolar modo per le aree interne e per questo continueremo sempre a batterci affinché la politica scolastica venga messa al primo posto di qualsiasi agenda politica, poiché il presente ed il futuro passano inevitabilmente dalla qualità , dalla preparazione, dalla ambizione di quelli che oggi sono studenti, ma che svolgono già un ruolo attivo all'interno della società locale. Per questo chiediamo anche più rispetto e più ascolto delle loro idee e dei loro problemi, che sono i problemi di tutta la comunità Vestina. La Provincia ed il Comune si dimostrano, purtroppo, inadatti a portare avanti qualsiasi politica scolastica degna di nota.»