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Casi di Covid 19 nelle case di riposo, interviene la Cisl Fp Abruzzo Molise

La nota del sindacato: "Il diffondersi del virus in queste strutture può innescare veri e propri disastri sanitari"

redazione
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"Nella già complessa situazione emergenziale, le RSA incidono notevolmente sui numeri della crisi. Le residenze sanitarie assistite del territorio pescarese e di tutta la Regione Abruzzo ricalcano le preoccupanti dinamiche della Regione Lombardia e di altre Regioni d’Italia in cui il virus ha fatto breccia tra gli ospiti anziani e in condizioni già critiche". Lo afferma in una nota la Cisl Fp AbruzzoMolise.

"I controlli e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale sono stati minimi, soprattutto nelle prime battute del contagio. Così le strutture per la terza età sono diventate un vero e proprio campo di guerra in cui è inutile trincerarsi in attesa del nemico invisibile - aggiunge il sindacato - L’ultima in ordine di tempo è la RSA De Cesaris di Spoltore, in cui si registrano almeno sette positivi tra il personale saniatario posto in quarantena e diversi tra gli ospiti della struttura che all’aggravarsi della loro condizione di salute, vengono trasferiti presso il nosocomio di Pescara".

Nei giorni scorsi, sul territorio pescarese, sono state censite diverse strutture residenziali sanitarie assistite chiamate a fare i conti con il diffondersi del virus. La RSA Acerbo de Pasquale di Loreto Aprutino è dovuta ricorrere all'evacuazione a causa dei tanti positivi registrati tra gli ospiti a cui sono seguiti purtroppo 3 decessi, oltre alla positività al Covid-19 del personale socio sanitario impiegato. Analoga situazione si è registrata presso l’Istituto Sorelle della Misericordia di Pescara, su un totale di 50 tamponi eseguiti sono 23 i positivi, di cui nove suore, due operatori sociosanitari e dodici ospiti; una suora-infermiera e un'anziana interessate da insufficenza respiratoria sono state trasferite d’urgenza presso l’ospedale di Pescara. Per tali ragioni, la Asl di Pescara intende ora effettuare una mappatura e fare verifiche a tappeto sulle tante strutture private presenti sul territorio provinciale.

Come si diceva, sono finora 3 i morti per Coronavirus accertati tra gli anziani ospiti della Rsa Acerbo-De Pasquale. La struttura assistenziale della Asp era stata evacuata nei giorni scorsi dopo che al suo interno era stata riscontrata la positività di molti degenti al Covid 19. Pochi, invece, gli operatori risultati positivi, che adesso sono in isolamento controllato. Sui 24 anziani complessivi, 6 erano già stati allontanati e ne erano rimasti 18: di questi ultimi degenti, 9 sono stati portati negli ospedali di L'Aquila, Atri e Pescara in quanto positivi o comunque in condizioni di salute precarie, mentre gli altri 9 si trovano in altre case di riposo in isolamento precauzionale. Il sindaco Gabriele Starinieri ha fatto sapere che i contatti stretti dei nuovi contagi sono già sotto sorveglianza sanitaria.

A inizio aprile sono state ultimate le operazioni di sanificazione della struttura, condotte su disposizione della stessa Azienda Servizi alla Persona. Proprio la casa di riposo di Loreto era stata al centro di un intervento urgente da parte della giunta regionale, a causa della mancanza di personale per l'assistenza: 8 dei 9 operatori della cooperativa che gestiva il servizio, infatti, avevano presentato il certificato medico mettendosi in malattia. Così il governatore Marco Marsilio e l'assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì si erano visti costretti a far subentrare un'altra cooperativa:

“Abbiamo immediatamente cercato la disponibilità di personale specializzato per non interrompere le attività della Casa di riposo – aveva dichiarato Marsilio – tra mille difficoltà facilmente immaginabili abbiamo affidato l’incarico a una cooperativa specializzata nell'assistenza agli anziani. Gli operatori OSS si sono recati presso la struttura per la prima, urgente, assistenza agli ospiti. La Protezione Civile dell'Aquila ha invece provveduto all’invio dei dispositivi di protezione individuale Dpi (mascherine, guanti, disinfettante, occhiali di protezione) per consentire agli operatori di poter operare in sicurezza”.

La questione della casa di riposo loretese rientra all'interno di un discorso più ampio, ossia quello della zona rossa che da qualche settimana sta riguardando il territorio vestino. L'ultima delle 3 persone morte tra i degenti della Rsa Acerbo è un 84enne di Roccamorice, deceduto all'ospedale San Massimo di Penne. 

Per la Cisl Fp Abruzzo Molise "bisogna porre massima attenzione a ciò che sta accadendo nelle residenze sanitarie assistite, queste strutture non sono attrezzate e tantomeno preparate per difendersi dal Covid-19. L’attenzione massima deve essere posta in primo luogo in fase di trasferimento dei pazienti dagli ospedali presso le RSA. Infatti, nella maggior parte dei casi, è stato registrato il diffondersi del virus in queste strutture a causa di pazienti ospedalizzati trasferiti che hanno generato emergenza nell’emergenza, come nel caso della De Cesaris di Spoltore. Il diffondersi del virus in queste strutture può innescare veri e propri disastri sanitari".

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