“L’edizione 2020 di Pescara Jazz merita un rilievo non solo per il cartellone di tutto rispetto, che è stato allestito in tempi tutt’altro che facili, ma soprattutto per il coraggio di chi c’ha creduto, nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza Covid-19, e le mille misure di sicurezza, e comunque ha voluto confermare un evento atteso dalla città, dimostrando che le cose si possono fare bene, tutelando la salute dei cittadini e con attenzione. Benissimo dunque che si faccia il Pescara Jazz, sarà ora compito della Regione sottolineare lo sforzo ed essere vicini alle iniziative che sono capaci di attrarre persone, turisti, nel nostro Abruzzo”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri nel corso della conferenza stampa odierna convocata per presentare il cartellone del Festival Jazz, alla presenza, tra gli altri, del Direttore Artistico, il Maestro Angelo Valori, Presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, del sindaco Carlo Masci, dell’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo, degli assessori alla Cultura Maria Rita Paoni Saccone e al Turismo Alfredo Cremonese, del Presidente della Commissione consiliare Cultura Manuela Peschi.
“La cultura, in senso lato, è un esercizio necessario per la formazione anche umana della popolazione – ha sottolineato il Presidente Sospiri – e inoltre, specie in una regione come l’Abruzzo, la cultura fa Pil, muove l’economia. È dunque evidente che se fermassimo tutte le iniziative che hanno una capacità attrattiva sul territorio, non solo creeremmo un danno all’animo umano, ma determineremmo un danno economico incalcolabile. Ecco perché va sottolineato il coraggio di chi invece, quando ancora eravamo nella Fase I dell’emergenza Covid, nel mese di maggio, ha deciso di confermare l’appuntamento con il Pescara Jazz, mentre altri già gettavano la spugna un po’ in tutta Italia. Apprezziamo quel coraggio che è in linea con lo spirito del Governo Marsilio che più di una volta ha saputo anticipare anche i provvedimenti ministeriali, non abbiamo fatto spendere denaro pubblico nella sanità riqualificando, piuttosto, strutture già esistenti, e non per spregiudicatezza, ma solo perché abbiamo capitalizzato la nostra esperienza e oggi ci piace l’idea di poter dire che a Pescara si farà anche il Festival del Jazz e si farà in sicurezza, continuando, parallelamente, a monitorare la situazione fino a quanto la curva pandemica del Covid non si azzererà completamente”.