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A settembre si torna a scuola. Le proposte della FIAB Pescarabici per evitare ingorghi

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Tra timori di una seconda ondata e la speranza che la pandemia si dissolva, l'estate passerà presto. E allora ci ritroveremo ad affrontare l'autunno, ma non come sempre, ma con uno scenario completamente nuovo, in cui con la parola "distanziamento" dovranno fare i conti parecchie attività per adesso messe in stand by ma che a quell'epoca riprenderanno a pieno ritmo. Tra queste la scuola, dentro e fuori le mura.

Infatti dentro sarà un conto ma fuori non sarà da meno, perché in Italia a scuola si recano milioni di persone, quasi 10, compresi docenti e personale non docente. Ma a queste vanno aggiunte quelle che svolgono la funzione di accompagnamento dei meno autonomi, dalla scuola dell'infanzia a quelle primaria di primo e secondo grado (elementari e medie), ma anche di tanti della secondaria. Tutti cittadini che invaderanno le strade a determinate ore del giorno per disegnare scenari che conosciamo molto bene e che oggi, forti della nuova terminologia, andranno a costituire pericolosi assembramenti. Non solo, ma se effettuati come una volta in auto, vista la necessità del distanziamento, andranno a ripristinare quella condizione di normalità di "traffico, di ingorgo e di inquinamento" verso cui in tanti hanno detto sia opportuno non  tornare.

E allora quanti di competenza, a partire dall'Amministrazione comunale, devono da subito ragionare su nuovi scenari: le trasferte casa scuola dovranno svolgersi con modalità e tempi diversi da quelli del passato.

A tal proposito suggeriamo di cogliere le recenti sollecitazioni ministeriali di promozione delle "strade scolastiche", ovvero assi viari di collegamento in sicurezza con le scuole, proprio al fine di evitare, in occasione della loro riapertura il rischio di un aumento degli ingorghi automobilistici, agevolando in particolare esperienze di pedibus/bicibus.

Al riguardo proponiamo la realizzazione di zone filtro senz'auto (car free), nonché di implementare in tempo utile spazi sosta bici all'interno delle sedi scolastiche o realizzarne nei pressi, anche al posto di parcheggi auto.

Un esempio per tutti: il parcheggio Via del Concilio ospita circa 60 posti auto e con quelli intorno alla scuola fanno 100. Filtrare la scuola significherebbe realizzare strade scolastiche al suo intorno dotandole di parcheggi bici, con la sostituzione di centinaia di auto, con effetti positivi sulla rete viaria urbana.
Il tempo di organizzare tutto questo è adesso: sconsigliato farlo ad una settimana dalla ripresa delle attività scolastiche.

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