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Chiusura locali a mezzanotte e mezza. Gli esercenti: "Ordinanza scellerata dopo 15 mesi di chiusure e restrizioni"

Le parole e la rabbia dei proprietari dei locali della movida pescarese

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Nella giornata di oggi il sindaco di Pescara Carlo Masci ha firmato l'ordinanza che regola gli orari di chiusura anticipata dei pubblici esercizi dall'11 giugno al 7 luglio.

Le zone

Nelle zone:

Zona limitrofa a Piazza Muzii:

Via C. Battisti - Via Piave - Via Mazzini - ViaF Forti- Via Goito - Via Curtatone - Via DeC Cesaris- Via Minghetti - Via Poerio - P.zza M.Muzii - P.zza Santa Caterina - Via Quartod deiMille - Via De Amicis;

Zona Centro Storico:

Via delle Caserme - Largo dei Frentani -Viad deiBastioni – Corso Manthonè - Via Catone – Via Corfinio – Via Petronio – Via E.

Flaiano – Piazza dell’Unione – Piazza G Garibaldi

Gli orari

da domenica al giovedì:

dalle ore 06:00 alle ore 00:30 delg giornosuccessivo;

venerdì e sabato:

dalle ore 06:00 alle ore 01.30 del giorno successivo;

Nelle altre zone della Città gli orari saranno:

dalla domenica al giovedì: dalle ore 06:00 alle ore 01:00 delg giorno successivo;

venerdì e sabato: dalle ore 06:00 alle ore 02.00 del giorno successivo;

SCARICA L'ORDINANZA

Questa decisione, di cui si discuteva già da diversi giorni, è diventata anche un "caso nazionale" e ha suscitato non poche polemiche.

In particolare gli esercenti dei locali della movida del centro città si sono ribellati a questa decisione che li danneggia non poco e non li aiuta a tornare a lavorare "normalmente" dopo i duri periodi imposti dalla pandemia.

In particolare abbiamo incontrato Daniele Giannascoli, proprietario del locale White Cliff, che ha detto

“Ho già ribadito più volte che questa sia un’ordinanza completamente scellerata perché dopo 15 mesi di lunga agonia del settore ristorazione ci ritroviamo di nuovo a dover abbassare la nostra possibilità di incasso, questa decisione dopo 15 mesi di inattività è folle, completamente folle.

Pescara è una città di mare, una città turistica e così il turismo lo spegniamo.

Non è possibile che le sorti delle attività economiche e turistiche siano in mano un gruppo di residenti. Residenti ai quali effettivamente l’attuale Giunta comunale, durante le il periodo elettorale, aveva promesso delle chiusure anticipate di locali per ottenere voti. Quindi la situazione è palesemente non legata al virus.

Le soluzioni per risolvere questa diatriba, che ormai va avanti da anni tra noi locali e residenti, non sono tante: una ipotizzabile potrebbe essere quella di mettere un impianto di pannelli fonoassorbenti per deviare il suono proveniente dalla strada in modo tale da non farlo arrivare all' interno delle case dei residenti. E’ un impianto enorme ma se il Comune può spendere 58 milioni di euro per rifare un parcheggio direi che per risolvere questa situazione la pezza ce la potrebbe mettere.

Sarebbe bello poi mettere addirittura una copertura al centro della strada, riempirla di pannelli solari per dare un po' di energia tutti quanti, visto che dobbiamo andare verso una politica più green.

Questa è l'unica soluzione che io vedo per il problema: eliminiamo il rumore, usiamo pannelli fonoassorbenti e pannelli fotovoltaici. Questa estate noi dobbiamo lavorare, questo è inopinabile e non possiamo andare avanti così."

Filippo De Bonis di Distilleria Clandestina si rivolge direttamente al primo cittadino Masci:

“Mi ha fatto ridere quando il Sindaco Masci ha fatto quell'intervento in streaming, un intervento dispotico e dittatoriale che stava bene dentro ufficio della Gestapo sicuramente non in democrazia.

Decide lui chi deve o non deve venire a vedere la nostra città è follia. Decide lui a che ora noi dobbiamo chiudere le nostre attività in modo irrispettoso senza neanche chiederci che cosa pensassimo a riguardo.

Avrei da fare una domandina a Masci ed a tutti i residenti che vogliono dormire tranquillamente in Via Cesare Battisti. La domanda è logica: una volta tolti questi dannati cani della ristorazione che abbaiano fino alle 4 di notte cosa verrà qui sotto? E quale altro genere di business sarà capace di pagare i costi gestionali che la ristorazione è in grado di ripagare?

In questo momento cosa facciamo? Un grande LIDL da Mila fino a Don Gennaro? La realtà dei fatti è questa: l’abbigliamento non si può più permettere questi costi. Questa zona non può essere utilizzata per altro a meno che non ci sia già un altro progetto.

Ma Sindaco Masci qual è il progetto per la Piazza Muzzi una volta che le attività saranno tutte chiuse? Questa è la domanda perché tanto non resisteremo.

Se continuerete così però non l'avrete vinta tranquillamente, Via Cesare Battisti avrà il suo sonno coccolato e dorato ma qui sotto tornerà la situazione di degrado precedente alla riqualificazione".

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