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Il Prof. G. Dursi risponde al Presidente della Provincia di Pescara, Sig. A. Zaffiri

Sulla prevista demolizione e successiva ricostruzione dell'edificio scolastico, attuale sede del Liceo statale G. Marconi di Pescara

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Intervento sulle note vicende della prevista demolizione e successiva ricostruzione dell'edificio scolastico, attuale sede del Liceo statale G. Marconi di Pescara.

Sotto traccia la situazione è in ebollizione, ma anche alla luce del sole si notano manovre e manovrine dei “soliti noti”. Per chi soffre di autismo sociale, per i Narciso dell’ultima ora, si ribadisce che la squadra esiste: il Comitato “MARCONI Quo vadis ?”, (su FB, apposita pagine) in grado di rappresentare la comunità scolastica in tutte le sue componenti ... nessuno si permetta palesi idiozie: di apparire sui media e nelle stanze dei “poteri” locali cercando, maldestramente, di strumentalizzare studenti, genitori, personale del Liceo statale G. Marconi di Pescara. Il Comitato, impegnato diuturnamente nel contrastare la deriva della situazione indotta dall’evanescenza pericolosa della Provincia di Pescara, evita ed eviterà il chiacchiericcio ed è in grado - nei prossimi giorni - di organizzare ulteriori iniziative (raccolta firme, assemblea dentro l’edificio scolastico, girotondo autoprotettivo, occupazione dello stabile, interruzione del trasloco e del cantiere ...) evitando conviviali conventicŭlae di una decina di persone, bensì condividendo contenuti e - si insiste - nel rispetto di quelle persone che hanno assunto la responsabilità di procedere unitariamente, autonomamente secondo la strategia indicata dal Documento appositamente redatto ed ignorato dal Presidente Zaffiri.

Possiamo annunciare che tutte le componenti stanno preparando insieme ulteriori step mobilitativi e, trasparentemente, tutt* saranno invitati a dare il loro contributo. Questo è il modo di procedere corretto dando forza al Comitato “MARCONI Quo vadis ?”, in grado di rappresentare la comunità scolastica in tutte le sue componenti ... ci sono troppi pronunciamenti deliranti, autoreferenziali e, temo, inconcludenti, che devono essere contrastati. Soprattutto, si deve passare dalle tante, troppe parole, ai fatti, con spirito collaborativo ed interpretando un’identità collettiva. Non abbiamo bisogno di padri tutelari, partitici, sindacali o di pseudo competenti.

Da ultimo, senza sorpresa alcuna, s’assiste ancora a ridicole manipolazioni del pensiero dei rappresentanti del Comitato, alla messa in campo d’una logica da conventicŭla ….

Se non ci fosse stato il presidio di Sabato 12 Giugno presso il Palazzo della Provincia di Pescara, non ci sarebbe nemmeno la possibilità di fare richieste, petizioni, di contare come comunità scolastica, di poter semplicemente “approvare” qualcuno o qualcosa ... Si lavora con il Comitato non con le consorterie di Partito, come a me risulta stia facendo qualcuno ... si ripete: serietà, trasparenza, coinvolgimento di tutt*, queste le parole d’ordine.

Le iniziative personali non hanno senso. Le iniziative si discutono come fin’ora è stato fatto. Si approvano e si organizzano. Insieme; concetti efficacemente elementari. Quindi non ci sono “altre” iniziative. Esistono solo quelle da tutti decise nell’ambito del percorso intrapreso dal Comitato.

Basta chiacchiere inconcludenti … diffidare dei Frankenstein risvegliati dalle scosse e dall’odore di euro.

Prof. G. Dursi

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