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Ricorso Confcommercio contro riqualificazione Corso Vittorio, le precisazioni di Fiorilli

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“Il ricorso al Tar presentato dalla Confcommercio non contro il progetto di riqualificazione e valorizzazione di corso Vittorio Emanuele, ma contro il progetto di adeguamento della strada situata sulle aree di risulta, e che corre parallelamente al corso stesso, è la firma per il ‘tentativo di suicidio’ di un intero gruppo di commercianti che gravita sull’asse stradale e che ha bisogno di quelle opere come ossigeno. Ora attendiamo l’esito delle decisioni del Tar che, a fronte del ritiro della richiesta di sospensiva annunciata dall’avvocato della Confcommercio, ha già fissato per il 21 novembre prossimo la discussione nel merito della vicenda. L’amministrazione comunale, dal canto suo, è perfettamente convinta della legittimità degli atti sin qui assunti e della piena regolarità delle procedure seguite dai nostri uffici, che hanno studiato quelle carte fin nei minimi particolari”.

Lo ha detto l’assessore alla Riqualificazione urbana Berardino Fiorilli commentando il ricorso al Tar presentato dalla Confcommercio contro il progetto della strada sulle aree di risulta.

“Il provvedimento della Confcommercio è inqualificabile – ha detto l’assessore Fiorilli – e soprattutto non va certamente a tutelare gli interessi degli operatori commerciali iscritti che gravitano su quell’asse viario. Soprattutto il ricorso denota una totale chiusura al dialogo, al confronto, alla collaborazione tesa a migliorare, eventualmente, il progetto, anziché a bloccarlo e impedirlo, una collaborazione che, al contrario, abbiamo registrato continuamente da un’altra associazione di categoria che ha anche saputo promuovere incontri costruttivi tra l’amministrazione e i propri associati, incontri che ci hanno permesso di chiarire molti punti del progetto di corso Vittorio Emanuele che non è una semplice pedonalizzazione, ma è una valorizzazione e riqualificazione dell’asse stradale, un progetto che, attraverso un nuovo arredo urbano, mira a restituire attrattiva all’asse viario oggi completamente spento, e non certo per eventuali interventi urbanistici del Comune, ma perché corso Vittorio Emanuele ha subito un progressivo degrado che noi stiamo tentando di frenare proprio investendo milioni di euro sull’asse stradale perché noi crediamo nella ripresa e nel rilancio di quella che una delle strade-cuore pulsante del centro commerciale naturale. Forse i commercianti di corso Vittorio Emanuele dovrebbero chiedersi qual è l’alternativa al nostro progetto di valorizzazione, forse lasciare la situazione attuale immutata? Può anche andare bene, peccato che dopo la chiusura di 18 attività commerciali, ne chiuderanno altre 25. La nostra amministrazione comunale continuerà a difendere quell’opera, e affronteremo serenamente anche il ricorso contro l’adeguamento della strada già esistente sulle aree di risulta, ricorso al Tar presentato da un’Associazione, la Confcommercio, che ha ormai sposato la causa del pregiudizio fine a se stesso. Nel frattempo, in attesa della rinuncia alla sospensiva, sappiamo che il Tribunale amministrativo ha già fissato l’udienza di merito per il prossimo 21 novembre, una data assolutamente consona per decidere velocemente su una materia di assoluta rilevanza per il futuro della città”.

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