“In tempi così difficili, pieni di continui cambiamenti di valori e di comportamenti, c’è da chiedersi cosa sia la normalità o meglio cosa sia rimasto della normalità”. Si è aperta con un “elogio della normalità” la conviviale della ripartenza dell’Accademia Italiana della Cucina, organizzata da Giuseppe Fioritoni, recentemente riconfermato alla guida della delegazione di Pescara.
Nell’ambito di questa attesa e partecipata conviviale, svolta venerdì 16 luglio all’Osteria “La Corte” di Spoltore, è stato celebrato il venticinquennale di appartenenza al sodalizio del Vice delegato Antonio Ruscitti e del Consultore Licio Pardi.
Al Ristorante “Osteria La Corte”, in persona dello Chef Maurizio Della Valle, è stato consegnato il Diploma di Buona Cucina 2021. Maurizio è un professionista nel suo settore, innovatore, sempre gentile ed affabile; predilige sempre prodotti del nostro territorio, scelti in base alla loro stagionalità, e con amore ed esperienza ne esalta sapori e peculiarità. Nel menu vengono proposti grandi classici della cucina abruzzese, spesso rivisitati con estro e maestria, senza però mai perdere il contatto con la tradizione
Numerosi i premi elargiti nel corso della serata, per mani del delegato e del Vice Presidente Vicario Mimmo D’Alessio.
Il Premio “Giovanni Nuvoletti” è riservato, a persona, ristoratore, organizzazione, estranei all'Accademia che abbiano contribuito in modo significativo alla conoscenza ed alla valorizzazione della buona tavola regionale.
Per l’edizione 2021 la Delegazione di Pescara ne ha assegnati due. Il primo al Consorzio dei Produttori del pecorino di Farindola, in persona del legale rappresentante Ugo Ciavattella. Il Consorzio è nato nell’Ottobre 2002, membri fondatori nove comuni del Parco; attualmente ad esso afferiscono 15 produttori. Il pecorino di Farindola è una delle eccellenze alimentari del territorio della Delegazione di Pescara e dal 2001 è Presidio Slow Food. Il consorzio riceve prodotto fresco da parte dei produttori e ne cura la stagionatura in ambiente naturale protetto. Tutte le forme hanno etichette dei singoli produttori e recano il nome della donna che ha fatto il formaggio. Il Consorzio controlla la filiera produttiva ed il rispetto del Disciplinare approvato dalla Comunità Europea e promuove molteplici iniziative per la promozione e conoscenza del prodotto anche su tutto il territorio nazionale.
L’altro Premio “Giovanni Nuvoletti” è stato assegnato all’Azienda Agricola Carlo Passeri, produttrice del fagiolo autoctono tondino del Tavo, che si coltiva lungo la vallata del fiume omonimo. Questo cereale era a rischio di estinzione, veniva coltivato solo nei piccoli orti per uso familiare. La riscoperta del tondino del Tavo è frutto dell’impegno di due ristoratori abruzzesi: Domenico Speranza negli anni cinquanta, e poi, all’inizio del 2000, Sergio Di Zio de “La Bilancia” ha selezionato il seme migliore avviando una piccola coltivazione che ne ha consentito il recupero. Si tratta di un fagiolo di piccole dimensioni, di colore dal bianco latte all’avorio, dalla forma tondeggiante e con tegumento esterno sottile e lucido. E’ un prodotto unico, puro e antico, profumato e dal sapore delicato, dotato di elevate proprietà nutrizionali e dalla buccia sottilissima che ne consente una rapida cottura ed una facile digeribilità. Il tondino si può gustare lessato e condito con olio extravergine d’oliva, oppure in zuppe di legumi e insalate. Tipico è l’abbinamento con la zucca. Il fagiolo tondino del Tavo è dal 2021 il diciottesimo “Presidio Slow Food” in Abruzzo, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale del Terzo Settore e della Responsabilità Sociale delle Imprese, in quanto considerato prodotto “sociale”, ricchezza di un’intera comunità.
Il Premio “Dino Villani” è assegnato al produttore che si sia distinto nella lavorazione artigianale di un “prodotto alimentare” di rilevante e specifica qualità organolettica, lavorato con ingredienti nazionali tracciabili, di prima qualità e con una ben identificata tipicità locale. Il Premio “Dino Villani” 2021 è stato assegnato a Gabriele Pompa, titolare dal 1992 della Macelleria Pompa, fondata nel 1951 dal padre Sabatino. Il prodotto premiato è il salame ubriacone, realizzato con sole carni di suino abruzzese tagliata in punta di coltello e cubotti di grasso selezionato che vengono tritate ed impastate con l’aggiunta di Montepulciano d’Abruzzo, proveniente da uve appassite in cui viene fatto macerare l’aglio rosso di Sulmona. I soli conservanti sono sale e pepe. Viene fatto stagionare almeno 90 giorni in apposite celle a temperatura controllata. Una specialità da assaggiare come molte altre in vendita al banco di questo esercizio, ubicato in Villa Raspa di Spoltore, il cui punto di forza è la selezione del bestiame proveniente da piccoli allevamenti abruzzesi ed italiani per garantire il controllo della filiera e della genuinità dei prodotti.
Alla Conviviale ha preso parte anche il pasticciere Giacomo De Acetis, insignito del premio “Massimo Alberini” edizione 2020, consegnatogli a febbraio nel corso di una breve cerimonia svolta nella Sala Giunta del Municipio di Pescara. De Acetis ha voluto omaggiare gli Accademici con la preparazione di una torta e di piccola pasticceria, dolce conclusione di una squisita cena a base di pesce preparata dallo Chef Della Valle, su menu dal tema “La Corte che incontra il mare”, con sfiziose portate crude e cotte selezionate dalla simposiarca Patrizia Accorsi.