Per la prima volta la Corte Costituzionale apre le porte per dialogare con gli studenti. Numerosissime scolaresche visitano ogni anno Palazzo della Consulta ma l’Istituto tecnico Aterno-Manthoné di Pescara, diretto dalla dottoressa Michela Terrigni, è la prima scuola che ha potuto dialogare in presenza con il presidente Giancarlo Coraggio.
Il progetto dell’Istituto tecnico sull’Educazione alla legalità, aveva già coinvolto gli studenti in una visita al Senato. Martedì scorso tredici studenti delle quinte classi della scuola di via Tiburtina, accompagnati dai professori Francesco Natale e Giorgio Zaccaro, hanno potuto incontrare tutti gli attori del “ciclo produttivo” della Corte costituzionale, la più alta istituzione di garanzia della Repubblica italiana, accompagnati dalla responsabile della comunicazione Donatella Stasio.
Questi gli studenti che hanno partecipato: Federico Caravaggio, Alessandro Cardone, Valeriano Cavallo, Pasquale Cetrano, Tommaso Coladonato, Francesco Dama, Matteo Frentano, Matteo Giampietro, Andrea Metushi, Antonio Micillo, Massimiliano Piscopio, Cristina Ronca, Asia Scarponcini Fornaro.
La visita alle splendide sale settecentesche si è snodata dallo scalone monumentale alla Cancelleria, dalla Biblioteca alla terrazza più alta della capitale. Gli studenti hanno potuto assistere in presenza a una seduta della Corte e poi incontrare il presidente Giancarlo Coraggio, che non si è sottratto alle loro domande. Tra queste: come la Corte ha sostenuto negli anni e sostiene i diritti dei più deboli, dei più fragili, delle donne, come si pone la Corte, pure nei limiti del suo ruolo, di fronte ai problemi dei giovani, degli studenti, del loro futuro nella realtà post Covid.
Alla domanda dei ragazzi sulla sua esperienza di ex presidente della giustizia sportiva, Coraggio ha ricordato che, al di là dei fenomeni deprecabili di razzismo, gli atleti di colore hanno sempre dimostrato, in particolare negli ultimi mesi, di essere l’espressione di qualità di un’Italia multietnica.
"Incontri come questo sono un arricchimento – speriamo – per voi interlocutori, ma anche per noi della Corte", ha affermato il presidente. "Un giudice lontano dalla realtà è destinato a sbagliare. Un giudice deve dialogare e interloquire con la società di cui tutti siamo espressione. È importante che anche i giovani abbiano la consapevolezza del ruolo della Corte, che è un’istituzione a vostra garanzia. Qui non c’è potere, ma uno strumento che potrete utilizzare, nato anche per la vostra difesa", ha concluso, ringraziando gli studenti.
Dopo il progetto “Il viaggio nelle scuole” del 2018, continua, quindi, il dialogo tra studenti e Consulta, per alimentare cultura costituzionale e coscienza civica, con uno sguardo al futuro. Per gli studenti del Manthoné questa resterà sicuramente un’esperienza indimenticabile. La visita è stata testimoniata anche da numerose foto pubblicate sulla pagina Instagram della Corte.