Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Stop alla Violenza di Genere

Incontro all’Istituto Alberghiero De Cecco di Pescara per parlare contro la volenza sulle donne e di nuove strategie

Condividi su:

“I casi di violenza contro le donne hanno subito un’impennata spaventosa, inimmaginabile. Il lockdown ha creato un vuoto emotivo che oggi ritroviamo nelle decine di denunce per lesioni, violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia che riceviamo ogni giorno. E purtroppo Pescara ha il triste primato di essere addirittura annoverata tra le città italiane più a rischio, addirittura più di centri metropolitani come Milano e Napoli. Ecco perché bisogna continuare a parlare del fenomeno, della violenza di genere, e le Istituzioni potranno dire di essere state efficaci e che i nostri ragazzi sono diventati responsabili solo quando si ridurrà il lavoro oggi svolto dal Gruppo Antiviolenza, il GAV”. 

A dirlo è stata oggi l’Ispettrice della Polizia di Stato Cinzia Di Cintio responsabile del GAV della Procura di Pescara, protagonista della giornata contro la Violenza sulle donne, sul tema ‘Stop alla violenza di genere – Nuovi Sguardi e Nuove Strategie’, promosso dall’Officina del Gusto dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara in vista della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne. Presenti, tra gli altri, oltre all’Ispettore Di Cintio, anche l’assessore comunale alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio, Brunella Capisciotti del Centro Antiviolenza Ananke, Giuseppe Rasetti responsabile del CAM-Centro Uomini Maltrattanti,  Roberto D’Intino Presidente di ASSIPAN Abruzzo, e ancora Daniela Puglisi e Tiziana Venditti per l’Ufficio Scolastico provinciale, la referente dell’ANPE Gabriella Lentilucci, il Vicepresidente ANPE Maresciallo Maria Fedele, Don Antonio De Grandis Presidente del Tribunale Ecclesiastico, il Presidente del Kiwanis e dirigente scolastica Margherita Trua, Laura Di Russo referente del Cram, Antonio Consalvo per la Prefettura di Pescara, Raffaella Papagno dell’Associazione DiversUguali, le psicologhe Annamaria Marrese e Rossana Gaudio del Centro Uomini Maltrattanti, il rappresentante dei genitori nel Consiglio d’Istituto Erro e le classi terza dell’indirizzo Turistico, III e V sezione F, IV sezione E e V sezione G dell’indirizzo Enogastronomia con la docente Rosa De Fabritiis, referente Sportelli CIC e Ananke dell'Ipssar.

 

“Il fenomeno della violenza di genere non può essere affrontato in maniera isolata da alcuno dei soggetti istituzionali coinvolti – ha detto la dirigente Di Pietro -, ma la nuova strategia deve necessariamente prevedere la creazione di una rete integrata che consenta di operare su più fronti e che veda la piena collaborazione tra Enti, Associazioni, Istituzioni e, ovviamente, la scuola che svolge un ruolo centrale, è il luogo in cui possono proporsi realmente dei cambiamenti di prospettiva culturale paradigmatica. E la scuola vuole fare la propria parte. Il fenomeno della violenza sulle donne non ha limiti, può colpire tutti, senza distinzioni per fasce sociali, geografiche, reddito, spesso è difficile da riconoscere perché non parliamo solo dei maltrattamenti fisici, ma anche di violenza psicologica. La scuola vuole allora lavorare in prima linea per promuovere tra i giovani la capacità di gestire le emozioni, le conflittualità e insegnare i valori dell’accoglienza, dell’inclusione, dell’accettare le diversità, che sono fondamentali per la prevenzione. E poi c’è il silenzio della vittima, la paura di denunciare, di non essere creduti o compresi, timori che solo la presenza di una rete può sconfiggere”.

 “Quando in un caso di violenza interviene il GAV – Gruppo Antiviolenza, purtroppo è già tardi – ha sottolineato l’Ispettrice Di Cintio -. Ricordiamo che il GAV di Pescara è l’unica realtà del genere in Italia ed è strategica la sua presenza. Pensiamo che secondo i report datati al 20 agosto 2022 ogni 3 persone ce n’è una che è vittima attiva o passiva di violenza, o perché destinataria di violenza o perché assiste alla violenza. E Pescara ha un triste primato italiano: nel 2017 è stata scelta tra le città d’Italia in cui è maggiormente presente il fenomeno della violenza di genere, sulla base delle denunce raccolte, più di Milano o Napoli. La violenza di genere non è il dualismo uomo-donna, ma sempre più spesso è quella che nasce dentro le famiglie di cui siamo talvolta spettatori passivi. E la situazione purtroppo ha subito un peggioramento: il lockdown ha creato un vuoto emotivo, ha esasperato situazioni di criticità generando un numero impressionante di casi”.

“Il Comune di Pescara ha creato un hashtag, #365giorniallannonoallaviolenza perché della violenza di genere non si deve parlare solo il 24 o il 25 novembre, in occasione della celebrazione mondiale – ha detto l’assessore Sulpizio -, ma occorre lavorare, appunto, 365 giorni. Quest’anno abbiamo preparato 23 eventi che fanno capo al Comune per sensibilizzare l’opinione pubblica e il 25 novembre avremo comunque la giornata all’Aurum con 500 studenti, e il pomeriggio avremo docenti e dirigenti scolastici per confrontarci sulle modalità necessarie per affrontare il problema nelle scuole. Oggi abbiamo inaugurato 4 panchine dedicate alla violenza di genere in piazza Unione, donate dalla Fidapa e dai Lions, che serviranno come monito ai ragazzi che si ritroveranno in quel luogo”. 

“Non parliamo più solo di violenza contro le donne – ha sottolineato il Presidente di Ananke Capisciotti -, ma anche di cyberbullismo e di revenge porn, ovvero qualunque forma di violenza che abbia come obiettivo finale la donna, e sono tantissimi i casi denunciati. Per questo motivo occorre cambiare strategia, non sono più sufficienti gli interventi spot, ma servono modalità laboratoriali che vanno a lavorare sugli aspetti emotivi”.

“La violenza sulle donne – ha aggiunto Rasetti del CAM – ha tre caratteristiche: è efficace; è economica, ovvero sbrigativa; e crea dipendenza sia su chi la esercita che su chi ne è vittima. Il Centro Uomini Maltrattanti lavora per sradicare e scardinare i preconcetti”.

“L’Assipan – ha detto il Presidente D’Intino – ha da anni deciso di accompagnare la campagna di sensibilizzazione di Ananke donando, il 25 novembre, le rosette di pane per ricordare che purtroppo ancora oggi per troppe donne la violenza è il ‘pane quotidiano’. Aspettiamo il giorno in cui l’alimento più nobile della tavola non sarà più associato a tale fenomeno drammatico”. 

A chiudere la giornata i saluti istituzionali della dirigente Puglisi dell’Ufficio Scolastico provinciale.

Condividi su:

Seguici su Facebook